Il 7 Marzo si è svolto a Bruxelles un vertice straordinario fra Unione Europea e Turchia che avrebbe dovuto ratificare un accordo per la gestione dei flussi migratori provenienti dal Medio Oriente e soprattutto dalla Siria. La delegazione turca, guidata dal primo ministro Ahmet Davutoğlu, ha avanzato ulteriori richieste rispetto a quelle previste nella bozza del documento preparato dagli sherpa dei 28 Stati dell’Unione: altri 3 miliardi per la gestione dell’emergenza umanitaria; un processo accelerato per l’ingresso della Turchia nell’UE; un accesso più veloce ai visti Schengen per i propri cittadini. Di fonte a queste richieste l’Austria e l’Ungheria si sono irrigidite (l’Ungheria avrebbe anche posto il veto) ed altri paesi come l’Italia hanno sollevato la questione della libertà di stampa in Turchia. Il vertice è stato aggiornato al 17 Marzo. Su Vox Europ (e su Internazionale) è stato pubblicato un articolo molto critico sulle trattative in corso con la Turchia. Le critiche dell’autore, Cengiz Aktar, sono molto simili a quelle espresse dal presidente del gruppo dell’ALDE al parlamento europeo Guy Verhofstadt: al flusso di profughi siriani e di migranti mediorentali potrebbero aggiungersi turchi e curdi in fuga dalle numerose violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime di Recep Tayyip Erdoğan. L’immagine in evidenza è una vignetta pubblicata da The Economist di Marzo.
Sulla crisi libica da non perdere le analisi di Daniele Zotti e Alberto Negri. Il primo si è concentrato sui punti di debolezza della posizione italiana: l’aver partecipato, in violazione di un trattato di amicizia, all’iniziativa franco-britannica per il rovesciamento di Gheddafi; i limiti della successiva azione diplomatica; le criticità dello strumento militare. Il secondo ha affrontato la questione delle risorse economiche libiche, contese da due governi -quello di Tripoli e quello di Tobruk- che hanno canali concorrenti per l’esportazione del petrolio, dalle molteplici tribù organizzate in milizie locali e da attori esterni (Francia, Regno Unito, Italia, i “pompieri incendiari” Egitto, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Turchia). Nella lunga intervista rilasciata da Obama a The Atlantic, il presidente si è soffermato anche sull’intervento in Libia del 2011 al fianco di Francia e Regno Unito: dichiarazioni durissime sull’operato di Sarkozy e Cameron sia durante l’intervento militare sia dopo il rovesciamento di Gheddafi.
Mario Draghi ha presentato le nuove iniziative di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Le possibili conseguenze vengono discusse nei pezzi di Mario Seminerio e Tommaso Monacelli, mentre un’analisi dei risultati fino ad oggi raggiunti con le operazioni di alleggerimento quantitativo varate nel Gennaio 2015 si trova nell’articolo di Alessandro Merli.
Si possono definire trasmissioni di approfondimento giornalistico i numerosi talk-show in onda sui principali canali televisivi italiani? Quale rappresentazione della politica e della società offrono? A che servono? La brillante Simona Bonfante risponde agli interrogativi che molti spettatori si saranno posti osservando Di martedì, Ballarò, Piazza pulita, Quarto grado e le loro copie.
That’s the press, baby! Buona lettura.
“Dal giornalismo ci si attendono notizie. Dall’approfondimento televisivo punti di vista, meglio se nuovi o diversamente illuminanti. Ci si attende dal talk che affronti temi, li svisceri, confronti opinioni accreditate, indaghi, smascheri. Ci si attende cioè che lasci lo spettatore con la sensazione di aver appreso qualcosa che prima non conosceva.”
Simona Bonfante
Vertice UE – Turchia e gestione dei flussi migratori
L’Europa spaccata al gran ballo del sultano di Adriana Cerretelli – Il Sole 24 Ore
This Turkish deal is illegal and betrays Europe’s values di Guy Verhofstadt – The Guardian
La Turchia ricatta l’Europa servendosi dei profughi di Cengiz Aktar – Internazionale – Vox Europ
Crisi libica e sequestro dei tecnici italiani
L’Italia in Libia: un intervento militare senza iniziativa politica? di Daniele Zotti – Strade
La grande spartizione della Libia: un bottino da almeno 130 miliardi di Alberto Negri – Il Sole 24 Ore
Lo strano tragitto, l’autista, il riscatto.Tutte le incognite di un sequestro di Giovanni Bianconi – Corriere della Sera
Gli USA e gli alleati scrocconi, secondo Obama
The Obama Doctrine di Jeffrey Goldberg – The Atlantic
Le decisioni di politica monetaria della BCE
È il giorno della Bce. Dall’inflazione al debito, i risultati di un anno di «Qe» di Alessandro Merli – Il Sole 24 Ore
Sic transit bazooka mundi di Mario Seminerio – Phastidio.net
Too Much Information, Mr. Draghi della Redazione – Bloomberg View
Gli idranti di Mario Draghi di Tommaso Monacelli – lavoce.info
Chi paga il conto dei tassi negativi? Controllate il prezzo dei mutui, per esempio di Maitre_à_panZer – Il Sole 24 Ore
Stagnazione, austerità, crescita e demografia
Ecco cos’è la stagnazione secolare e perché ci farà del male di Enrico Marro – Il Sole 24 Ore
Cresciamo poco, investiamo meno. La zavorra sui conti pubblici di Francesco Daveri – Corriere della Sera
Irish economy grows at 7.8% in 2015 di Vincent Boland – Financial Times
Il miracolo dopo il prelievo forzoso sui conti: così Cipro ha battuto la Troika di Enrico Marro – Il Sole 24 Ore
Il calo demografico: declino o lungimiranza? di Paolo Piergentili – Noise from Amerika
Primarie del PD per le elezioni amministrative
Le primarie di Roma e il mistero delle schede bianche di Marco Carta – gli Stati Generali
Pd, tra veleni e signori delle tessere. Un partito scalabile con 21 mila euro di Marco Demarco – Corriere della Sera
Giustizia e fisco
Caro Renzi, una parola sola: giustizia. Una lectio magistralis di Carlo Nordio – Il Foglio
L’allarme sulla sicurezza dell’Anagrafe tributaria di Luigi Ferrarella – Corriere della Sera
Fusione BPM – Banco
BPM – Banco, controffensiva a suon di poltrone per arginare il dissenso dei soci di Lorenzo Dilena – gli Stati Generali
BCE tranchant: fusione BPM – Banco solo con aumento immediato di 1,5 miliardi di Lorenzo Dilena – gli Stati Generali
Giornali e non-giornalismo
Repubblica-Stampa e Corriere: terremoto in edicola di Michele Polo – lavoce.info
I numeri dei giornali italiani a gennaio 2016: è tracollo per il Fatto Quotidiano di Maghdi Abo Abia – Giornalettismo
Giovanni Floris e il non-giornalismo, che campa di rendita finché dura di Simona Bonfante – Strade
Gli editti -incomprensibili ed inutili- dei funzionari del MIUR
L’assurdo calvario dei neo professori di Ernesto Galli Della Loggia – Corriere della Sera
Su Donald Trump e Luiz Inacio Lula da Silva
Elezioni USA (I) – Il fenomeno Trump di Michele Boldrin e Giovanni F. Accolla – Noise from Amerika
Lula, eclissi di un leggendario sindacalista, presidente e profeta. Auguri di Giuliano Ferrara – Il Foglio