Da troppo tempo ormai gli Italiani, più o meno coscientemente, hanno imboccato la pericolosa e drammatica “Via della Schiavitù” e gli ultimi eventi politici me ne hanno fornito un’ulteriore perfetta dimostrazione (come se ci fosse bisogno di indizi aggiuntivi per esserne completamente certi).
Nel corso di questo weekend abbiamo infatti assistito a due eventi politici diversi, ma brutalmente, terribilmente e dannosamente simili tra di loro.
Da una parte, la nascita di un nuovo soggetto politico, un carrozzone improponibile, composto da coloro che credono esista ancora la “lotta di classe” (i contemporanei Karl Marx, Friedrich Engels, Michail Bakunin ed Eduard Bernstein della politica nostrana) e chiamato “Sinistra Italiana”; dall’altra, la grande rimpatriata dei vecchi amici fascisti, comunisti e falsi liberali del “centro-destra” (?), capitanati da Monsieur Le Pen/Vladimir Salvini, il salvatore della patria Silvio Berlusconi (sì, proprio lui, quello della famosa, e mai avvenuta, rivoluzione liberale!) e dalla “Giovane Italiana” Giorgia Meloni.
Al di là delle caricature e delle battute, (prometto di diventare serio entro la fine dell’articolo) gli eventi di Roma (nascita della nuova “Internazionale Comunista”…ops… scusate, volevo dire “Sinistra Italiana”) e di Bologna (una grande spaghettata a base di populismo, fascismo ed un pizzico di “Grandeur nostrano”) mi hanno fatto, in un certo senso, preoccupare, rattristare e rabbrividire non solo perché questi soggetti politici sono le uniche alternative all’attuale Governo Renzi (detto anche “Il Leader Canta-Storie di Firenze”) e al Movimento 5 Stelle, controllato da quel “Grande Dittatore” di Beppe Grillo, ma anche e soprattutto per il messaggio anti-liberale che lanciano agli italiani, un messaggio, molto simile a quello di chi governa o di chi spera di governare attraverso il web, fatto di più tasse, più controllo, più regole, più stato (e per quanto riguarda il M5S aggiungiamo anche più autarchia e più pseudo-scienza).
Oltre a questo, il messaggio di Salvini, Berlusconi, Meloni, Fassina e dei 30 e passa deputati che formeranno “Sinistra Italiana”, ci porta ad abbandonare il senso di responsabilità, a rinunciare alla voglia di mettersi in gioco, a non voler credere in un futuro migliore e a mettere in un angolo i nostri valori di democrazia occidentale, aperta sia al dialogo che al mondo.
Secondo questi nuovi leader di puro stampo Socialista, il cittadino italiano dovrebbe scaricare il peso dei propri problemi sempre e solo su qualcun altro.
In altre parole, la colpa non è mai nostra, ma è esclusivamente colpa di altri. Al tempo stesso, però, esiste solo un’unica soluzione ai problemi degli Italiani: uno Stato totalitario, che assume un ruolo da padre protettore, da buon padrone, che detiene un potere dirigistico e di controllo illimitato sulla società.
Questo problema non è però legato solo agli attuali leader politici ma è un dilemma che riguarda gli italiani tutti, in senso generale.
Infatti, la cosa più strana è che gli italiani sembrano essere consapevoli di tutto ciò, ed in molti provano una sorta di godimento nell’osservare il nemmeno troppo lento declino del loro paese.
Sarà la cultura cattolico e provinciale, sarà il retaggio provvidenzialistico manzoniano/pessimista verghiano, sarà l’incapacità di ribellarsi, di credere in un futuro migliore e di cambiare. Non lo so. L’unica cosa di cui sono certo è che la mancanza di un vero e forte riferimento liberale, ci sta portando molto rapidamente (più di quanto possiamo o vogliamo immaginare) verso una totale schiavitù, una rovinosa servitù, nei confronti dello Stato.
1 comment
Pienamente d’accordo: gli italiani sono abituati ad avere sempre una balia che faccia tutto al loro posto, e a cui addossare le responsabilità qualora le cose vadano storte