Lo scandalo Volkswagen (o Dieselgate) ha suscitato molti interrogativi sull’efficacia delle norme di omologazione concernenti i consumi e le emissioni prodotti dai veicoli, sui metodi utilizzati dalle case automobilistiche per superare i test (dall’utilizzo di oli extrafluidi, di pneumatici a basso coefficiente di resistenza al rotolamento, di veicoli alleggeriti da ogni optional fino -come nel caso di alcuni tipi di motori turbodiesel Volkswagen- all’istallazione di particolari software capaci di riconoscere le condizioni di test e di regolare le mappature delle centraline elettroniche), sulla pericolosità degli NOx, sull’impatto economico di un molto probabile crollo di fiducia dei consumatori nei confronti del gruppo Volkswagen e delle case automobilistiche in generale. Alcuni giornalisti e commentatori televisivi si sono documentati sui fatti, sulle norme, sui regolamenti, sugli aspetti tecnici ed economici, cercando di rispondere a questi interrogativi. Altri -soprattutto su Libero e Il Giornale- hanno affrontato questo tema complesso come se si trattasse dell’ennesimo derby Italia-Germania, ricorrendo ai soliti luoghi comuni. Ne approfittiamo per ricordare un decalogo del giornalista scritto da Piero Ottone (anche se ci è cordialmente antipatico per gli anni di direzione al Corriere della Sera, quando il giornale era controllato da Giulia Maria Crespi).
Il decalogo del giornalista
1. Scrivi sempre la verità, tutta la verità, solo la verità.
2. Cita le fonti. Se la tua fonte vuole restare anonima, diffida.
3.Verifica quel che ti dicono. Se non puoi verificare, prendi le distanze.
4. Non diffamare il prossimo, ed evita le frasi del tipo: ‘Sembra che il tale abbia rubato…’, ‘Si dice che il tal altro abbia amazzato…’.
5. Non obbligare il lettore a leggere una colonna di roba prima che cominci a capire che cosa è successo.
6. Non fare lunghe citazioni tra virgolette all’inizio di un ‘pezzo’ senza rivelare subito chi sia il loro autore(il metodo non crea suspense, come forse crede il giornalista: dà solo fastidio).
7. Non mettere mai fra virgolette, nei titoli, frasi diverse da quelle che sono state pronunciate.
8. Evita le iperboli e le metafore di Pierino, come ‘bufera’ (‘il partito è nella bufera’), ‘giallo’ (‘il giallo di Ustica’), ‘rissa’ (‘ed è subito rissa fra x e y’), ‘fulmine a ciel sereno’, ‘scoppiato come una bomba’.
9. Prima di scrivere nel titolo che ‘Londra è nel panico’, va’ a Londra e controlla se otto milioni di persone sono davvero uscite di testa.
10. Non dire mai: ‘L’obiettività non esiste’. È l’alibi di chi vuole raccontare palle.
Piero Ottone
Da segnalare un ottimo pezzo di Andrea Mingardi sull’ennesimo rinvio del pareggio di bilancio, Carlo Nordio sulla disciplina delle intercettazioni e Fiorenza Sarzanini sulle ruberie e gli sperperi dei dipendenti pubblici.
That’s the press baby! Buona lettura.
Scandalo Volkswagen
Dove va a sbattere la Volkswagen di Fabiano Schivardi – lavoce.info
Se l’Europa conta i danni della caduta tedesca di Adriana Cerretelli – Il Sole 24 Ore
Chi bara deve pagare, l’economia di mercato non prevede alternative di Marco Bollettino – Strade
Volkswagen, l’eccessiva regolamentazione che fa comodo a tutti di Giordano Masini – Strade
Economia
Chi pagherà il rinvio del pareggio di bilancio di Alberto Mingardi – La Stampa
I rischi di una FED troppo amletica di Tommaso Monacelli – lavoce.info
Intercettazioni
Giustizia: regole sugli ascolti, giusto limite per tutelare il diritto di tutti alla riservatezza di Carlo Nordio – Il Messaggero – Ristretti Orizzonti
Senato
La proposta del leader PD è chiara, sono altri nominati di Gianfranco Pasquino – Il Fatto Quotidiano
Quell’inutile minoranza di Sofia Ventura – Quotidiano Nazionale
Funzionari pubblici, sindacati, autostrade
Funzionari pubblici, tutti gli illeciti di Fiorenza Sarzanini – Corriere della Sera
Quanti miliardi incassano i sindacati di Stefano Livadiotti – L’Espresso
Autostrade, continua il balletto della proroghe di Dario Ballotta, Marco Ponti e Giorgio Ragazzi – lavoce.info
Scuola ed educazione
La buona scuola di Angela Merkel elimina il posto fisso dei professori di Edoardo Narduzzi – Italia Oggi
Se lo studio diventa una passione ribelle di Giovanni Cedrone – la Repubblica
Stephen King, Erri De Luca, Roberto Saviano
Che tristezza gli autori che scrivono pochi libri di Stephen King, tradotto da la Repubblica: prima parte; seconda parte
Otto mesi per Erri De Luca sono pochi di Filippo Facci – Libero
Saviano zerozerozero tituli – Il Foglio
I peggiori della settimana
Start up, le belle illusioni – Corriere del Veneto
Volkswagen, quella prima truffa ai tempi di Hitler di Fabrizio Dragosei – Corriere della Sera
Volkswagen, la caduta degli dei di Marco d’Eramo – MicroMega
1 comment
Condivido quanto scritto da ottone. Se posso aggiungere
Direi che tutti i nostri idoli sono veramente con i piedi e la testa di argilla. Vogliamo parlare degli scandali delle star, vogliamo parlare del doping nello sport, vogliamo parlare dei brogli nel calcio, oppure nella formula 1.
Cos’altro serve per dimostrare che non aver mai punito i colpevoli perché potenti ha creato le condizioni per quanto accade.