Al contrario di quanto qualcuno crede, Putin ha già perso. Ha perso anche se dovesse occupare l’Ucraina.
Basta considerare il fatto che la Cina si guarda bene dal sostenere una nazione isolata dal mondo e tartassata di sanzioni. Le sanzioni economiche imposte alla Russia sono di una tale pesantezza e sono state adottate da un così largo numero di paesi che, se poteva esserci un ponte tra la Cina e la Russia, adesso c’è un abisso a dividerle. Le sanzioni non solo sono uno strumento per tenere sotto pressione la Russia, sono anche la dimostrazione concreta che fuori dell’economia globale non c’è vita.
Banks, Not Tanks funziona. Ed è una lezione per tutti.
L’ipotesi che Putin persegua il fine di spostare l’asse del mondo verso Est presuppone che la Russia sia un paese ricco, il che è falso. La Russia ha il PIL del Belgio, ha un’economia estrattiva, dipende dai mercati occidentali: la sua piccola ricchezza, concentrata in poche mani, dipende dalla ricchezza che hanno creato e che continuano a creare le società liberali, le stesse che il regime di Putin critica, con grande piacere degli antiliberali nostalgici dei tempi andati.
Se mai questo fosse stato il piano di Putin è evidentemente fallito. Ma era ovvio che fallisse.
C’è un punto da sottolineare. Putin ha perso perché ha mandato in cenere la vecchia tiritera del tramonto dell’Occidente.
Tutte le sentenze di estinzione & decadenza dell’Occidente (che per la verità si ripetono almeno da Spengler in poi per essere sempre smentite) sono state polverizzate.
Sul piano militare l’invasione è stata un disastro; anche se Putin dovesse conquistare l’intera Ucraina, il fiasco militare ci sarebbe già stato. Se il problema della Russia fosse stato davvero (e non ci crede nessuno) quello della sicurezza dei suoi confini, allora ha mostrato al mondo la sua debolezza.
Solo la Bomba permette a Putin di fare la voce grossa. Ma anche qui la minaccia inaudita di usare le testate atomiche ha scavato un ulteriore abisso tra la Russia e il resto del mondo. Del tutto surreali le minacce a Svezia e Finlandia.
Quelli che continuano a ripetere che Putin abbia già vinto non hanno capito che mai come adesso l’Occidente si è scoperto, quasi con sorpresa, fortissimo. Anzi, forse non lo ha ancora del tutto realizzato. È oppresso e frustrato dall’impotenza oggettiva di salvare l’Ucraina. Ma la Russia non può permettersi di minacciare con l’atomica il mondo. È una minaccia così enorme che, per averla evocata, pagherà un prezzo altissimo.
E mi dispiace molto per un paese che avrebbe potuto invece giocare un ruolo importante nel mondo. La Russia ha perso un’occasione storica per tornare ad essere un paese europeo. Il mito con il quale si identifica Putin della potenza militare e imperiale basata sul territorio è un anacronismo. Tutto quello che piace del putinismo è un anacronismo.
Tutt’altra lezione si apprende dalle sanzioni. Il mondo globalizzato ha mostrato una compattezza morale dura, essenziale: una solidarietà planetaria. Che è anche, e per fortuna, un calcolo di utilità. A nessuno che abbia sale nella testa piace perdere la ricchezza ottenuta con la globalizzazione per sprofondare il mondo nell’epoca in cui si è fermata la mente di Putin e dei suoi amici.
Il fatto sconcertante è che, mentre assistiamo al martirio dell’Ucraina, il mondo è cambiato a favore delle democrazie liberali. L’irresistibile potere che fino a pochi giorni fa si attribuiva, magari per spararla grossa, ai regimi di nuovo conio che dovevano essere alternativi alle democrazie del modello occidentale, è evaporato in Ucraina. Oggi Putin sembra solo un Saddam qualsiasi, uno Slobodan Milošević con le armi distruzione di massa.
Naturalmente, la guerra non è finita. Resta il fatto che, comunque andrà, Putin ha perso. Anzi, se occupa l’Ucraina sarà persino peggio.
I paesi democratici non possono continuare a tollerare le quinte colonne, i sostenitori infiltrati del putinismo. I cascami ideologici rosso-bruni generano, in chi abbia il senso delle cose, sgomento e incredulità. Per chi ha occhi per guardare, l’infiltrazione era già evidente in fenomeni stravaganti come i no-euro, i no Europa, i no-vax, o nel sovranismo declinato a destra o a sinistra. Tanti sottili intellettuali auto-elettisi a rappresentanti del “pensiero critico”, hanno fatto il gioco (e continuano a farlo) dell’invasore dell’Ucraina. Ha interpretato la partitura che piace a Putin basata su pochi semplici concetti: l’Europa è debole e grigia, la NATO non serve, l’Occidente è decadente, la globalizzazione è il Male ed è fallita. Non riescono a togliersi dalla testa il loro moralismo e l’idea di avere una rivincita contro quello che chiamano l’Occidente e che è in realtà, lo abbiamo visto, il mondo intero.
L’invasione dell’Ucraina segna perciò uno spartiacque, che ci impedisce di restare indifferenti. Chi non ha ancora capito non capirà mai, ma alle nuove generazioni occorre dare la possibilità di uscire dagli slogan della subcultura antiliberale e antidemocratica.
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Perché Putin ha paura dell’UE e non della NATO
La guerra in Ucraina: la tragedia delle relazioni internazionali
6 comments
Vediamo di smontare queste balle ( vedo che il tema ucraina stimola) spero solo che i miei commenti non vengano bannati liberal-democraticamene( finora non è successo e lo apprezzo),insomma spero che non vengano silenziati alla Assange(voi liberaldemocratici non ne parlate mai)
” I paesi democratici non possono continuare a tollerare le quinte colonne, i sostenitori infiltrati del putinismo. I cascami ideologici rosso-bruni generano, in chi abbia il senso delle cose, sgomento e incredulità. Per chi ha occhi per guardare, l’infiltrazione era già evidente in fenomeni stravaganti come i no-euro, i no Europa, i no-vax, o nel sovranismo declinato a destra o a sinistra. Tanti sottili intellettuali auto-elettisi a rappresentanti del “pensiero critico”, hanno fatto il gioco (e continuano a farlo) dell’invasore dell’Ucraina. ”
Bisogna limitare democrazia,pace libertà individuali per difendere democrazia pace e libertà individuali
Questo è il sunto di questo delirio neoconservatore in salsa maccartista-patriottica-fascista.
Il disappunto per i pochi intellettuali (qualcuno serio e per onestà,qualcuno opportunista alla Fusaro per interesse ed egocentrismo),che non si inchinano alla dittatura orwelliana occidentalista,che si autoeleggono(perché, qualche potere dovrebbe scegierli….?),a rappresentare visioni differenti,e indice della visione antidemocratica e liberticida che anima tanti fan s
Al di là della illogicità imbarazzante permette di capire i veri moventi degli scontri per chi ha occhi marxista-leninisti materialisti per vedere:lo scontro e tra le classi dominanti del blocco occidentale e la borghesia nazionale russa( quel poco di classe medio alta,che ha interessi all’interno del paese più che fuori)
” Ha interpretato la partitura che piace a Putin basata su pochi semplici concetti: l’Europa è debole e grigia, la NATO non serve, l’Occidente è decadente, la globalizzazione è il Male ed è fallita”
Questi sono valutazioni si basano su dati di fatto sempre più evidenti, e sono (sempre più) diffusi trasversalmente alle varie opinioni e ai vari gruppi politici( che li adottano magari a anche da visioni opposte e per fini contrapposti),talvolta anche solo per raccattare consenso.
Putin li ha cavalcati perché ora gli fanno comodo.
” Banks, Not Tanks funziona. Ed è una lezione per tutti.”
1) No è un lezione per le élite criminali capitaliste occidentali,che nella loro propaganda(e magari ,parallelamente nella realtà)devono affermare ( e praticare nella realtà)una linea incentrata sul far morire di fame ,più che con le bombei popoli sotto il tallone dei rivali( sono due modalità diverse ma complementari che si possono usare per ridurre la forza lavoro e danneggiare il capitale fisso de che fa da base materiale alla gang emergente),e quindi indebolirla e destabilizzarne il potere.
“Non riescono a togliersi dalla testa il loro moralismo e l’idea di avere una rivincita contro quello che chiamano l’Occidente e che è in realtà, lo abbiamo visto, il mondo intero”
Patetico :
1) L ‘occidente ,in senso ideologico ,lo dite voi nella vostra mistica,se i progressisti lo usano e per farsi capire in un mondo da voi egemonizzato
2)Un “mondo intero” senza Africa,Cina India e buona parte del resto del mondo
3) Il “moralismo” lo usate voi ,perché se ,sostituiste “occidente” o “libertà” ,con ,”miliardari senza scrupoli ‘ e “profitti”nessuno vi darebbe dietro
“Sul piano militare l’invasione è stata un disastro; anche se Putin dovesse conquistare l’intera Ucraina, il fiasco militare ci sarebbe già stato. Se il problema della Russia fosse stato davvero (e non ci crede nessuno) quello della sicurezza dei suoi confini, allora ha mostrato al mondo la sua debolezza.”
1) Non so se è il caso di definirlo fiasco militare una vittoria di un’invasione un po’ caotica che è costata più del previsto,(comunque non mi pare ci siano gli elementi per dirlo)
2)Un problema della Russia era sicuramente quello dei confini(inteso in “senso esteso” come manifestazione di forza e determinazione alle forze Nato nel difenderli),e non c’è motivo per negarlo(per lo meno non così categoricamente),c’è da vedere se ci sono anche altri obiettivi ( probabilmente un rafforzamento nell’influenza internazionale)
“Il fatto sconcertante è che, mentre assistiamo al martirio dell’Ucraina, il mondo è cambiato a favore delle democrazie liberali. L’irresistibile potere che fino a pochi giorni fa si attribuiva, magari per spararla grossa, ai regimi di nuovo conio che dovevano essere alternativi alle democrazie del modello occidentale, è evaporato in Ucraina”
1)Il fatto che Putin si possa farconsigliare male diplomaticamente non lo vedo così eccezionale
2)Se per democrazie liberali intendiamo stati con costituzioni chiare di stampo democratico(tipo quella italiana) i cui principi vengono rispettati,essi non sono mai esistiti,se invece intendi i paesi dell’Ue e della Nato attuali mi paiono tutti in forte crisi ( fortissima in USA,vedi assalto al Campidoglio ,sfiducia, malcontento ed astensionismo diffusi e scontro sociale, e in Canada vedi fuga di Trudeau,sfiducia,malcontento ,astensionismo e scontro sociale) è sulla strada che conduce a “democrature”stile Ungheria,Polonia, e Russia.
“Chi non ha ancora capito non capirà mai, ma alle nuove generazioni occorre dare la possibilità di uscire dagli slogan della subcultura antiliberale e antidemocratica.”
1)Se parliamo di culture politiche ,la subcultura è quella “liberaldemocratica” visto che non ha una coerenza razionale( si basa su un ossimoro),non ha dei principi chiari e univoci ed un’ordine di priorità(cos’è prioritario la “democrazia ” o il liberalismo,entrambi astratte , ed è) non comporta delle decisioni concrete scientificamente,è infatti e solo un paravento ideologico per le classi dominanti occidentali ,da modellare come il pongo a seconda degli interessi economici.
2) Il liberalismo economico (Locke,Smith) ha basi filosofiche patetiche e contraddittorie,tant’è che non ha prodotto nulla di significativo dall’ascesa del marxismo,quello politico conduce se attuato, con coerenza,al ripudio di quello economico( tipo Rawls),
Il resto è ritenuto liberalismo ma non ha nulla a che vedere con l’ideologia egoistica propugnata dai vari Hyek,Rothbard o Milton Friedman,che purtroppo è il nucleo etico dell ideologie dominanti.
“Ma la Russia non può permettersi di minacciare con l’atomica il mondo.”
1) Infatti non l’ha fatto,a minacciato la nato
2)Non l’ha fatto perché non ha nessun interesse a farlo
“È una minaccia così enorme che, per averla evocata, pagherà un prezzo altissimo.”
1)Gli Usa l’hanno USATA due volte ,e l’ha minacciata ogni tre per due prima che l’URSS stessa la sviluppasse(ed in altri casi anche dopo), ed il “Prezzo Altissimo” è stato il dominio del mondo.
l’URSS lanche ne ha minacciato l’,uso ( es crisi di Suez) , e la russia stessa certe volte (tipo nel 2000 contro le basi nato in Norvegia o in Siria su raqqa)seppur in maniera palesemente” non seria” come ora
2) Mi sembra tu abbia un ‘atteggiamento ” del tipo “la storia punirà i cattivi”,in realtà,tendenzialmente, vince il più forte, e poi racconta che era” buono” ,o il migliore a prescindere dal fatto che lo fosse realmente.
Questo atteggiamento ( a meno che tu non condivida l’idea straussiana ,e in nuce anche di altri autori ,che ” il bene è l’utile del più forte”),e errato ,se abbiamo un’idea di bene come il “massimo benessere per ciascuno”,(quindi non idealistica o escatologica)dobbiamo cercare di definire quale sarebbe un meccanismo sociale ideale per attuarla nella realtà,valutando(provando a valutare) poi in modo scientifico e obiettivo “come stanno le cose”, e cercarndo di favorire le forze gli avvenimenti che ,plausibilmente,giocano a favore,che spingono in quella direzione,facendo dei compromessi materiali quando serve .
Oggi purtroppo tanti/e ,in buona fede,fanno l’inverso : si convincono che a scontrarsi siano le idee,i principi astratti,poi si fidano cecamente di chi dice di “credere” in quell’idea( e quasi sempre a presentarsi come coloro credono nel bene ,presso la maggioranza,ci riescono coloro che già hanno un potere materiale maggiore ) ,e fanno “compromessi ” non nei comportamenti concreti ma a monte ,nella valutazione della realtà,facendo anche ragionamenti palesemente illogici o fallaci pur di rassicurarsi di “stare dalla parte giusta”, ed evitando o ignorando i fatti o i ragionamenti che potrebbero mettere in dubbio illa propria visione del mondo e turbano il proprio immaginario,chiedendo magari che quei punti di vista non vengano espressi e/o rappresentati.
Chi ha il potere lo sa e cerca di produrre(con la manipolazione dell’immaginario) delle distinzioni amico/nemico spesso prive di fondamento materiale,per poi imporre una retorica relativista della tolleranza(indifferenza alle idee altrui ,perché affermando che non può esistere un modo obbiettivo per valutare le tesi ,tutte le idee sono ugualmente legittime),salvo poi quando arriva (o si causa deliberatamente,o si rappresenta mediaticamente)un “caso eccezionale “( (tal dittatore “massacra il suo popolo”)si decreta lo “stato d’eccezione” (“tuti possono dire ciò che vogliono su tutto, MA,in questo casoè evidente che dobbiamo assumere una “posizione chiara”QUINDI chi la pensa diversamente su questo caso/narrazione è complice di quell’orrore).
Così si riescono a fare passare decisioni che ha un’analisi logica con distacco risultano incoerenti con le motivazioni addotte(tipo grandi ideali ,”libertà”,democrazia” che servono a coprire interessi e obiettivi ben più sordidi),e/o che comunque sarebbero impopolari.il teorizzatore di questi concetti Schmitt ,ha fatto accettare i pieni poteri per Hitler con molta meno resistenza di quanto avrebbe potuto essercene( aveva una buona fetta di elettori,ma cnin ancora il monopolio del paese), e comunque ben prima della sua teorizzazione questo è stato un meccanismo adoperato dalle conquiste romane in Grecia “contro l’oppressione macedone” alla spartizione coloniale dell’ ‘Africa per “fermare la tratta araba degli schiavi” quasi sempre un oppressore che vuol continuare ad opprimere si ammanta di ideali altisonanti per ottenere supporto da chi è in buona fede.
Ciao Davide, come stai? Tutto bene? Un soluto. Poi ti leggo bene
basta davide BASTA DAIIIII 😀 😀 😉
Pienamente d’accordo Giovanni. Si è dimostrato che, per quanto imperfetto, il “sistema occidentale” è il migliore disponibile al momento; e che “laggente” preferisce in qualche modo essere schiava di consumismo e pigrizia, piuttosto che di dittatori e bombe..
“consumismo e pigrizia, piuttosto che di dittatori e bombe..”
Eh magari,oggi più che altro c’è lavoro precario,mafiosi al governo,basi Nato con amantenne a frequenze cancerogene(muos),giornalisti perseguitati dai criminali di cui hanno denunciato i crimini,ponti che crollano perche i ladroni che prendono in appalto i servizi pubblici devono fare ancora più soldi ,vaccinazioni ad cazzum(vedasi critiche di Crisanti al governo,per dirne uno) con sieri meno efficaci…
“basta davide BASTA DAIIIII”devi riconoscere che mi sono trattenuto