Nel mondo grullino i numeri sono un’opinione che cambia a seconda delle convenienze. Nel nostro sono fondamentali. Allora riportiamo i dati corretti a beneficio del pubblico:
- il finanziamento a Radio Radicale vale 8,2 milioni (non 24) in forza di una convenzione del 1990 con l’allora ministero delle telecomunicazioni che obbliga l’emittente a coprire il 60% del palinsesto con le sedute pubbliche parlamentari.
- altri 4 milioni vengono dai contributi all’editoria.
- i 24 milioni citati da Giggino sono probabilmente riferiti al totale delle anticipazioni erogate per il 2018 a chi ne ha fatto richiesta in forza del Dlgs 70 del 2017.
Fra i soggetti beneficiati, elenco disponibile sul sito del governo, troviamo IMPRESCINDIBILI testate giornalistiche come:
Buonasera, Dolomiten, Gazzetta d’Asti, Gente veneta, Il Corriere Apuano, Il Momento, Il Nuovo Amico, Il Settimanale della diocesi di Como, Il Tiraccio, La Valsusa, La Vita Casalese, La Voce del Canavese, L’Appennino Caverte, Luna Nuova, Motocross, Sprint e Sport, Voce Isontina. Questo è l’elenco completo che possono consultare i caseleggesi scettici.
Intanto il contributo alla sopravvivenza del carrozzone Alitalia è passato da 350 a 400 milioni di euro. Dio benedica Giggino … e dopo averlo benedetto gli regali in fretta un’altra tornata elettorale così ce lo togliamo di mezzo.
1 comment
Siamo veramente caduti in basso. Per fare qualunque lavoro bene ci vuole professionalità. Di Maio è solo abile nel comunicare. E’ assurso che uno che non ha fatto alcuna esèperienza di lavoro e un C.V. adeguato diventi capo politico, miniostro del lavoro e insieme dello sviluppo economico (al posto di uno preparato come Carlo calenda) e ora ministro degli9i esteri.
Ma Grillo chge personaggiuo è. Mi scuso dell’espressione che non mi è abituale: lo ha fatto per mandare tutto a puttane???