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EsteriFinestra sull'EuropaPolitica interna

La presunzione di innocenza vale proprio per tutti; però Salvini ammetta o smentisca subito.

Secondo quanto emerge dalle rivelazioni del “The Telegraph”, il più diffuso quotidiano (formato lenzuolo) Britannico, l’intelligence Statunitense è in procinto di condurre investigazioni sulle relazioni tra il Cremlino e diversi partiti Europei. Stando alle indiscrezioni riportate dal giornale di Londra, James Clapper, direttore della “National Intelligence”, sarebbe stato incaricato dal Congresso degli Stati Uniti d’America per condurre un’importante reportage sul “finanziamento clandestino russo” ai partiti europei nell’ultimo decennio.

 

Al momento, i dettagli fatti trapelare alla stampa sono ancora pochi ma stando a quanto riportato da alcune fonti vicine a quelle ufficiali si presume che l’investigazione della “National Intelligence” riguarderà in modo particolare i rapporti, spesso nemmeno troppo velati, tra il governo Russo ed alcuni partiti populisti di destra e di sinistra Europei, come Jobbik (Movimento per una Destra Migliore) in Ungheria, Alba Dorata in Grecia, la Lega Nord, il Front National di Marine Le Pen (il quale si ha prova abbia ricevuto circa €9 milioni di Euro da una banca Russa), lo Ukip di Nigel Farage, il Partito Labourista Britannico del neo-eletto leader Jeremy Corbyn (figura molto ben vista dal canale governativo russo “Russia Today” considerati i suoi continui interventi, in linea con il pensiero del Kremilo sul disarmo nucleare del Regno Unito, sul ruolo della NATO e sulla volontà di opporsi a qualsiasi intervento militare da parte dell’Occidente), Podemos in Spagna ed altri partiti Olandesi, Tedeschi, Belgi ed Austriaci.

 

Secondo quanto riporta il think-tank Britannico “Royal United Services Institute for Defence and Security Studies” (RUSI), se ciò fosse verò significherebbe semplicemente che la Russia “sta chiaramente violando le regole non scritte tra le nazioni”, interferendo direttamente nella politica interna di determinati paesi Europei, sovvenzionando soggetti politici che ammiccano più o meno apertamente a Vladimir Putin e alle politiche espansioniste ed anti-europeiste Russe.

 

Se tutto ciò fosse verò, il nostro primo pensiero dovrebbe andare a Matteo Salvini, Leader della Lega Nord dal 15 Dicembre 2013.

 

Prima che queste investigazioni facciano il loro corso è doveroso che Salvini spieghi a tutti noi cosa sta succedendo, in particolare modo se il suo partito ha ricevuto veramente dei soldi dal Cremlino.

 

Prima di procedere con qualsiasi altra considerazione, è altrettanto importante ricordare che queste sono solo indiscrezioni di un’indagine che verrà prossimamente condotta dalla “National Intelligence” Statunitense. Di conseguenza, sia nel caso in cui Salvini ci racconti a reti unificate (bazzicando un po’ ovunque nei talk-show e nei programmi politici Italiani è abbastanza plausibile una sua difesa su ogni rete, giornale, radio e chi più ne ha ne metta) che la Lega Nord abbia effettivamente ricevuto dei finanziamenti dal governo Russo oppure che non abbia visto nemmeno un centesimo di Rublo (meglio che Mosca spenda in altro modo i soldi, visto la recessione che sta colpendo l’economia Russa) nulla succederà al “leader in pectore” del “centro-destra riunito”.

 

Nonostante sia un concetto poco apprezzato a livello politico in Italia, la prova di innocenza – infatti – vale sempre e fino in fondo, per qualunque persona, senza alcun tipo di distinzione.

Giusto che chiunque sia chiamato in causa per difendersi da accuse pesanti come quella che potrebbe presto emergere una volta terminata l’investigazione della “National Intelligence” Americana possa farlo e non debba subire alcun processo in classico stile Michele Santoro.

Al tempo stesso, però, se tali indiscrezioni risultassero vere, sarebbe pun colpo molto basso ad una democrazia (quella Italiana) che già non gode di ottima salute.

Da leader della principale forza di “centro-destra” italiano Salvini è chiamato a “dirci la verità, nient’altro che la verità” riguardo i potenziali soldi ricevuti da Putin & Co.

 

I tempi dei finanziamenti dell’U.R.S.S al Partito Comunista Italiano e l’aiuto degli Stati Uniti alla Democrazia Cristiana non sono molto lontani.

Speriamo però che gli Italiani (ultimamente diventati famosi per la loro “memoria assai corta”) si ricordino – anche vagamente – delle “valigie di Rubli e Dollari” che Mosca e Washington utilizzavano per finanziare il loro “controllo” indiretto sulla politica Italiana ai tempi della Guerra Fredda (terminata con la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell’Unione Sovietica rispettivamente solo nel 1989 e 1991).

 

Dopo il viaggio in Corea del Nord e gli apprezzamenti verso il regime comunista di Pyongyang, dopo le interviste in cui orgogliosamente si auto-definiva un “Comunista Vecchia Maniera” ed visto il suo costante atteggiamento di disprezzo verso le Istituzioni Europee (di cui, è giusto ricordarlo, anche lui fa parte, essendo stato votato da noi Italiani per migliorare la qualità del lavoro condotta dall’Unione Europea e per rappresentare al meglio il nostro paese a livello Comunitario) il fatto che la Lega Nord possa ricevere soldi dal Cremlino rischia addirittura di non fare notizia, tanto sarebbe normale.

La normalità, però, sarebbe – in realtà – quella di non ricevere nulla dagli “amichetti di merenda”, siano essi situati a Mosca, a Caracas, a Teheran (ogni riferimento a Podemos è puramente casuale) o a Washington.

Proprio per questo motivo, attendiamo le smentite (si spera!) di Salvini.

E se nel caso fosse invece ammissione di colpa (mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa!), avremo l’ennesima prova (come se fosse quasi necessario) che Matteo Salvini non è un liberale, non è un’amante della libertà così come non è un amante della democrazia la quale, nonostante sia imperfetta, risulta essere – come Churchill ammoniva in suo discorso alla Camera dei Comuni nel 1947 – “la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora”.

La Russia dell’ex tenente-colonnello del K.G.B Vladimir Putin o la Corea del Nord del leader supremo Kim Jong-Un esemplificato perfettamente questa forma di pensiero.

1 comment

Giovanni 20/01/2016 at 14:55

Cos’è, grillismo radicale? Si pretendono memorie difensive senza nemmeno aspettare le accuse. Timisssioni!!!@@!!

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