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Speaker's Corner

La medicina anticomplottista settimanale- Amore ti lascio, sono un complottista

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I nostri studi medici sono sempre più immoderatamente preoccupati per il vostro benessere. Per tamponare l’emorragia complottista dilagante nel nostro paese, hanno svolto costosissime ricerche scientifiche atte a isolare la tipologia di individuo geneticamente predisposto alla contrazione della malattia. Purtroppo i risultati che ne sono scaturiti danno qualche inquietudine. Difatti risulta che il soggetto più colpito è l’uomo medio. Questo poteva scoraggiare dei semplici dottori, ma non i nostri che possiedono uno spirito marinaresco in grado di superare ogni difficoltà. Così è nato il test n°1 nell’auto-diagnosi del complottismo, incentrato sulla figura dell’uomo comune.

Il nostro studio delle ricerche corsare ha motivo di credere che chi ha contratto, da poco, il morbo, mantenga la sufficiente lucidità per capirlo e quindi farsi ricoverare in tempo. In questo modo è possibile salvare i vostri cari dal contagio. Un’azione repentina può salvare la tua vita e quella delle persone a cui tieni, ricordalo. Riportiamo di seguito i quesiti contenuti nel prodigioso test in questione, a voi il dovere di porli a voi stessi:

A) Tua moglie, rientrando dal supermercato, ti trova a casa e tiene in mano un grosso, grasso, succulento pollo speziato. Lei pensa di cucinarlo per te rendendoti felice, ma, invece, la tua mente è impegnata a pensare in quale allevamento è stato cresciuto quel pollo, se lo abbiano bombardato con raggi X o Gamma, se il mangime da lui consumato è stato prodotto con OGM create da mega-industrie segrete che per attuare il loro piano malvagio vogliono rifilarti i loro polli. Ti è mai capitata una situazione simile? Se la risposta è sì, lascia tua moglie, sei un complottista. Devi essere curato prima di tornare da lei in tutta sicurezza.

B) Ogni cosa ha un retroscena? Pensi che ogni avvenimento rilevante nella vita civile, che sia politico, economico, scientifico, ecc. nasconda dietro di se un qualche interesse di loschi figuri con ambizioni di comando mondiale? In tal caso stai sviluppando il classico sintomo di questa terribile malattia.

C) Questo punto rappresenta uno sviluppo logico del precedente. Per essere sicuri di aver contratto il complottismo, infatti, non bisogna semplicemente credere alle cospirazioni. Queste, invero, si sono sviluppate. Le pagine di storia ne hanno scritto, alcune sono state anche di particolare rilievo, come l’assassinio di Giulio Cesare. Per potersi definire un infettato patentato bisogna credere che l’intera esistenza sia un complotto.

D) Qual è il tuo livello di ‘creduloneria’? Da piccolo l’ingenuità era un punto a favore per te, ora che hai più anni sulle spalle sei solo un credulone, ma quanto lo sei? Per saperlo fatti mettere alla prova dalle tue conoscenze. Obbligali a proporti ogni giorno una storia diversa, con diversi livelli di plausibilità e ogni volta cerca di indovinare quale è vera e quale è inventata. Scoprirai, in percentuale, quanto è facile ingannarti. Oltre il 70% sei un cospirazionista coi fiocchi. Devi sapere anche che abbandonarsi alla malattia peggiora la tua performance. Se, ad esempio, ti comprometti una volta, credendo ad una balla particolarmente grossa e facile da svelare (controllo delle menti coi vaccini, oppure alieni che rapiscono e ingravidano le nostre donne, con un inspiegabile feticismo per quelle che vivono sole e soffrono di una manifesta sociopatia, nonché un passato burrascoso alle spalle, ecc…), la volta seguente sarà facile che tu cada anche in bufale più sottili. È una questione di coerenza con te stesso. Più credi, più sei disposto a credere. Essere dei creduloni danneggia te e chi ti sta intorno, non iniziare.

E) Il cospirazionismo è l’arte dell’usare il dubbio. Il dubbio è più contagioso del sorriso. I complottisti creano ad arte delle incertezze, sfruttando la comune scarsa preparazione su certe tematiche e la malsana pigrizia, che molti hanno, quando si tratta di cercare un riscontro riguardo alle affermazioni altrui. Hai molti amici che hanno atteggiamenti simili? Ricordati che il ‘come sei’ è fatto anche dal ‘di chi ti circondi’.

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