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Speaker's Corner

La luce accesa

Lo stesso giorno in cui l’America si indigna per la foto scattata al confine con il Messico, di un padre e una figlia di 2 anni annegati insieme nel tentativo di passare il confine, i massimi esponenti della destra (quella becera, ovvero l’unica destra esistente in Italia), commentando la vicenda della Sea Watch, se ne escono con frasi tipo “Schiero la forza pubblica, il diritto alla difesa dei nostri confini è sacro” oppure, a un livello intellettuale ancora più fine che solo la Meloni poteva avere l’eleganza di raggiungere: “Affondiamo la nave pirata”.

Questo succede nella stessa Italia che nel 2018 ha visto 285 mila italiani migrare all’estero. Che, in valori assoluti, significa essere tornati ai livelli di emigrazione del secondo dopoguerra; essere l’ottavo paese al mondo per emigrati, dopo il Messico e prima di Vietnam e Afghanistan (dati OCSE 2018).


Chi è il migrante e chi l’immigrato?
Quale verità siete così sicuri di avere in tasca? Ma soprattutto, in nome di quale verità vi sentite in diritto di discettare di “sacralità” in riferimento ai confini, piuttosto che alla vita umana?

Eccola la fotografia dell’Italia: un popolo di migranti talmente vigliacco e meschino da non saper far altro che sfogare la propria frustrazione attraverso l’odio e i deliri di potere di un Ministro che non fa politica nelle sedi istituzionali (semplicemente perché non si presenta) ma non salta una diretta Facebook. Si capisce il perché: Twitter permette a Salvini di soprassedere sul rispetto, l’impegno e l’educazione che il ruolo istituzionale esige da un leader politico. I social sono perfetti per esercitare il cyber bullismo.

Tutto, nel becero tentativo di infiammare gli animi rancorosi che lo votano, e di offuscare un dibattito politico che non è all’altezza di sostenere, né internamente, né esternamente al paese.

L’odio vi fa da scudo per nascondere la vostra incompetenza e la vostra totale mancanza di soluzioni per far uscire un paese da una crisi economica, imprenditoriale e culturale.

E anziché “utilizzare ogni mezzo per fermare lo sbarco della ONG”, dovreste utilizzare ogni mezzo per riportare il dibattito politico sulle questioni cardine: dove sono i tavoli di lavoro sulle pensioni, sul debito pubblico, sulla disoccupazione giovanile? Dove sono i contenuti? Dove?

Perché non convogliate i vostri pesanti mezzi su quello che dovrebbe essere il vostro dovere?
Semplice, perché è più facile fare i duri con gli ultimi della società, e urlare alla crisi dell’immigrazione piuttosto che interrogarsi sule ragioni per cui i nostri giovani scappano all’estero.

Siete nati bestie, morirete bestie.
Ma l’appello va a chi ancora non è disposto a spegnere la luce della propria umanità e della propria intelligenza: non permettiamo a questi signori di passare inosservati, incidiamo nella nostra memoria ogni loro azione di cui chiedere conto, non è più tempo di rimanere in silenzio.

Meloni, Salvini, immigrati, sea watch, Libia, Olanda, razzismo

1 comment

Marco Zunino 27/06/2019 at 10:06

Ottimo articolo, sento di doverla ringraziare.

La politica di Salvini, come quella di Orbán si occupa del flusso migratorio sbagliato. Per la verità Salvini si occupa anche male di quello verso l’Italia. Avere meno controlli e meno navi come la Sea Watch nel Mediterraneo non riduce i flussi migratori. Ricuce il numero di vittime registrate. Poi ogni tanto trovano qualche cadavere, come successo ieri, ma il numero vero nessuno lo conosce. Riduce anche il numero di immigrati clandestini individuati e registrati ed anche qui il numero vero nessuno lo conosce. Del resto ieri il nostro Truce! ha minacciato di non registrare più gli immigrati clandestini e di voler sospendere Schengen. Dimentica che quasi tutti i Paesi europei ospitano più immigrati di noi in percentuale rispetto alla popolazione e molti altri Paesi anche in assoluto. Sospendere Schengen significa però che a quel punto chi arriva in Italia ci rimarrà. Nel gioco sadico dei respingimenti sarebbe un favore solo ai nostri vicini, perché ben pochi immigrati vogliono rimanere in Italia oggi, chissà perché. Sospendere Schengen immagino avrebbe anche delle ripercussioni economiche notevoli, e renderebbe gli alleati europei furibondi, ma d’altronde facciamo di tutto per renderli furibondi: mi pare giusto inventarsi anche questa cosa. Ci mancava anche la grottesca idea di un “muro” con la Slovenia, utile non si sa a che cosa, se non, appunto, a farci altri nemici. Magari il Truce! ha invidia di Trump, non potendo costruire un muro in mezzo al mare, è ripiegato sulla Slovenia. O forse aveva solo bisogno di qualche slogan da dare in pasto ai suoi, per rafforzare il mito di un Paese guardiano dell’Occidente, abbandonato e lasciato solo di fronte all’invasione dei tartari. Intanto il nostro Paese sembra sempre più isolato. Ha solo falsi amici come l’Uomo Forte ungherese, che poi vota sempre contro gli interessi italiani, ed il sostengo dei nemici dei popoli europei, che vedono in noi un utile idiota.

L’Italia vive in un sogno come la Grecia prima del referendum, ma la Grecia non ha esplorato le frontiere dell’Odio come fa questo Governo. Ciò che propone agli italiani non è un sogno, ma un incubo. Il sonno della ragione però genera mostri. Fra qualche anno il nostro Paese sarà più povero, di molto, di quanto non lo sia ora, probabilmente anche più rancoroso. Oppure il diluvio atteso da lungo tempo arriverà. Duole dirlo, ma la maggioranza degli italiani che ha votato questo Governo non si meriterà alcun aiuto, perché ha condiviso una politica della forza contro i deboli e della furbizia con gli alleati, una furbizia inutile per altro.

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