Se il vostro intento è quello di sterminare la nuova generazione, questo è l’articolo che fa per voi.
I seguenti, selezionati, suggerimenti possono essere usati sia da professionisti che da dilettanti.
Consigli per l’uso.
Poiché la categoria della vittima definita come “giovane” peccava d’imprecisione, è stato usato un criterio scientifico, ineccepibile e dimostrato, per delimitare le persone appartenenti al gruppo in questione: si definiscono giovani tutti gli individui che sono cresciuti con il film Guerre Stellari oppure Il Signore degli Anelli.
Per ottenere un effetto sicuro si consiglia di somministrare le seguenti frasi, nell’ordine che preferite, almeno 2 o 3 volte al giorno, possibilmente durante i pasti.
Abbiate cura di non lasciare impronte digitali, né dubbi della ragione.
Interazioni e importanti effetti collaterali potrebbero sopravvenire a seguito dell’interferenza dei principi di confronto, diplomazia oppure ottimismo verso il futuro.
Informare la propria coscienza o il farmacista se i sintomi di gioventù persistono.
Un giovane muore quando gli dicono che è un cretino perché è rimasto in Italia;
un giovane muore quando capisce che fra il dire e il fare c’è di mezzo… Facebook;
muore quando in Tv si sente chiamato la generazione della crisi mentre aveva passato la giornata a ripetersi che stringendo i denti ce la si poteva fare; quando passa le giornate a scrivere a giornalisti, professori e saggi che puntualmente si dimenticano di rispondere
oppure un giovane può morire anche quando lavora 18 ore al giorno per la gavetta (senza rimborso spese), lavora e studia, lavora studia e ha famiglia, lavora studia ha famiglia e si occupa anche dei genitori;
un giovane muore quando capisce la differenza fra le pensioni retributive e le contributive;
quando si aspetta delle risposte puntuali dal proprio Paese a cui sta ancora dando fiducia con gli ultimi sprazzi di speranza e l’unica cosa che arriva sono 393 nuove assunzioni nel 2015 di forestali, aumento delle tasse il giorno della Vigilia di Natale e il Jobs Act non applicabile ai dipendenti pubblici. Muore anche e soprattutto quando vede un imprenditore di 65 anni piangere mentre racconta di aver preso un finanziamento per pagare le tasse, sovvertendo così il principio dei sistemi economici studiato a 18 anni per cui banche e intermediari finanziari erogano risorse al fine sostenere gli investimenti produttivi o il consumo, e non per sfamare lo Stato ladro;
muore ogni giorno quando all’ennesimo colloquio, con fare sinistro e minaccioso, chiedono: “Ma vuoi sposarti o avere figli a breve?”;
un giovane muore quando capisce che i mentori si sono estinti, non ci sono più maesti Yoda o Gandalf, pronti a prenderti per mano e ad accompagnarti lungo la strada della vita in nome di un patto generazionale: se un cinquantenne si interessa a te è perché probabilmente vuole del sesso;
un giovane muore quando gli annunci lavorativi dicono: “cercasi neolaureato, gradita esperienza”;
un giovane muore quando capisce che la fatica fa estremamente fatica per alcuni e molto meno per i figli/amici/amanti di altri.
Un giovane muore innumerevoli volte, ogni giorno MA risorge, NON ogni mattina, bensì dopo qualche minuto. Perchè? Forse testardaggine o inconsapevolezza.
O forse in fondo è consapevole che, con le parole di Ghica:
“La più grande tragedia avrà inizio quando i giovani non vorranno più cambiare il mondo”?
8 comments
Cara Chiara, un giovane può morire soltanto se non crede in se stesso. Io sono stato giovane, ed i tempi erano diversi, ma non tanto, perchè anche ai miei tempi cercavano giovani laureati, max 30 anni, con 10 anni di esperienza lavorativa.
E c’era la guerra freddda, la paura del conflitto nucleare, gli scandali a ripetizione in cui quello nuovo copriva il rumore del precedente, le crisi economiche ricorrenti, l’inflazione a due cifre, le svalutazioni che ammazzavano il tuo reddito reale, e potrei continuare.
Io ho lottato sempre nella mia vita per riuscire a galleggiare, e quindi parlo per esperienza di vita vissuta, che non è stata migliore o peggiore di quella che forse vivrai tu. E’ semplicemente LA VITA, il cui senso non si trova nel trovare realizzato da altri quello che ti pare normale, che ti pare logico, che ti pare dovuto, ma consiste nel lottare duramente assieme agli altri per costruire un mondo che non c’è e che non ci sarà mai ma che non per questo non va sognato e non per questo non si deve combattere per realizzarlo, e se posso sognare io nei miei anni grigi per te sognare è un dovere, lottare è un dovere, verso te stessa e nei connfronti di tutti.
Nessuno può ucciderti, se non tu stessa.
Franco il mio non è un articolo vittimista, né tantomeno mi aspetto che altri realizzino per me qualcosa. Se avessi pensato questo starei all’estero e non in Italia, non avrei mai fatto attivismo politico ma anzi avrei speso il mio tempo in attività più rilassanti e con un ritorno maggiore.
articolo perfetto.
Aggiungo che non è giusto che la nuova generazione faccia i sacrifici per pagare un debito statale che ha fatto stare meglio la vecchia generazione, quindi il debito deve essere pagato con l’inflazione è non con le lacrime e il sangue dei giovani.
Perfettamente d’accordo su tutto, io le situazioni sopra riportate le ho vissute tutte, sopratuttto certe domande ai colloqui di lavoro (a cui non sai cosa rispondere, soprattutto riguardo allo sposarti o avere figli) e hai mentori che non ci sono più, visto che gli “anziani” non spiegano mai nulla, perché tu sei INGEGNERE e quindi devi sapere già tutto, se poi fai qualcosa diverso da come la fanno loro iniziano a insultare, perché essendo tu ingegnere dovresti arrivare a fare quella cosa come la fanno loro da 40 anni, e non inventarti un nuovo metodo più veloce ed efficiente.
Jack purtroppo siamo nati in un periodo poco favorevole. E non voglio fare giovanilismo alla Renzie: ci sono persone competenti fra i giovani e fra i “vecchi”, come in entrambe le categorie ci sono dei fannulloni. Ma io ci credo nel potenziale delle nuove generazioni perché noi siamo abituati alla crisi, siamo cresciuti con l’idea di un futuro oscuro, e comprendiamo bene l’incertezza e il senso di impotenza… vogliamo riscattarci? Io dico di sì. Dobbiamo prendere coscienza di quello che possiamo fare concretamente per aiutare il cambiamento in questo paese e dobbiamo farlo. Questa è la nostra battaglia, stare a guardare non ci porterà a niente. Attiviamoci!
non c’è molto che voi giovani possiate fare.
questa situazione è il risultato del pensiero “poi qualcuno pagherà…” che ha guidato la politica dei vostri padri, dei vostri nonni.
Quel momento è arrivato, quel “qualcuno” siete voi.
Potete accettarlo o rifiutarvi, con la consapevolezza che se vi rifiutate per molti dei vostri anziani parenti sarà la fame.
io spero la seconda
Grazie Chiara credo che la situazione può cambiare solo se ci rendiamo consapevoli del nostro potenziale e non solo degli ostacoli. Non ho visto vittimismo nel tuo articolo ma un richiamo, un invito anche provocatorio a restare vigili per evitare di accettare questa morte in piccole dosi!
Gentile Dottoressa
Il fatto che Le i pensa che un 50 enne probabilmente se t aiuta vuole del sesso può solo dimostrare una cosa o ha solo conosciuto dei poveracci di 50 anni oppure dei cinquantenni ignoranti come capre o poco intelligenti io creo chirurghi non mi interessa se la allieva è bella affascinante brutta ho appreso molto da persone con 20 anni meno di me e non mi è mai interessato assolutamente il lato sesso quando vedo una mente brillante una vera promessa e di recente mi è capitato la soddisfazione che da riuscire a creare qualcuno migliore di altri è massima.
E mi sono realmente limitato perchè vorrei dirle che il sesso estorto a una ragazza è da morto di f…… e presumo sicuramente molto meno divertente che scegliere altre compagne.