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Abderrahman Gök, il giornalista condannato in Turchia

Abdurrahman Gök

Fare il giornalista in Turchia è da sempre un lavoro pericoloso, se non sei allineato al regime. Soprattutto negli ultimi anni, molti di loro sono stati minacciati, licenziati, costretti all’esilio o incarcerati.

Secondo il Comitee Journalist Protection il regime di Erdoğan è attualmente al sesto posto nel mondo per numero di giornalisti incarcerati (ma nel 2016 è stato addirittura il primo). Guida la classifica la Cina, seguono Myanmar, Egitto, Vietnam, Bielorussia. Dopo la Turchia vengono Eritrea, Arabia Saudita, Russia e Iran.

Abdurrahman Gök, 42 anni, turco di etnia curda, è un foto-giornalista vincitore di importanti premi.

Nei giorni scorsi, dopo un lungo processo, è stato condannato a 18 mesi di carcere per aver fotografato l’assassinio, da parte della polizia, di un giovane studente curdo militante dell’HDP, il Partito Democratico dei Popoli, oppositore di Erdoğan, i cui co-presidenti Selahattin Demirtas e Figen Yüksekdağ sono in carcere da alcuni anni nonostante la Corte Europea abbia ripetutamente invitato il regime turco rilasciare i detenuti.

I fatti: Kemal Kurkut era uno studente di 23 anni, iscritto alla facoltà di arte. Il 21 marzo 2017 a Diyarbakir si svolse il Newroz, il capodanno curdo, a cui parteciparono circa 100 mila persone. Durante i festeggiamenti diversi militanti dell’HDP protestarono contro la riforma costituzionale e il presidente Erdoğan.

La polizia sparò contro Kemal uccidendolo. Abderrahman Gök fotografò gli avvenimenti, vincendo ben due premi per il reportage (Metin Göktepe Journalism Award e Musa Anter and Özgür Basın Şehitleri Journalism Award).

Ma mentre l’agente che fece fuoco fu rapidamente assolto, il fotoreporter fu sottoposto a un processo che terminato solo in questi giorni. 

La condanna è stata di 18 mesi per propaganda a organizzazione terroristica. L’accusa, che aveva chiesto addirittura una pena molto più pesante, si basa sull’ipotesi che sia lo studente che il giornalista abbiano agito per ordine del PKK. 

Alla base dell’accusa, oltre a elementi molto deboli, una testimonianza anonima, pratica diffusa nei processi politici in Turchia.

Ettore Maggi

Riferimenti: 
https://cpj.org/2022/06/turkish-photojournalist-abdurrahman-gok-found-guilty-on-terrorism-charge/
https://www.mlsaturkey.com/en/the-trial-against-abdurrahman-gok-extrajudicial-execution-under-the-sun/
https://cpj.org/it/

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