In occasione della visita di Alexis Tsipras al Parlamento Europeo, il leader dell’ALDE ha rivolto parole molto dure al primo ministro greco sottolineando una serie di problemi che sarebbe necessario risolvere per consentire alla Grecia di risollevarsi. Pubblichiamo una traduzione dell’intero discorso.
Breve nota sulla traduzione: una prima parte è stata tradotta dal video dell’intervento che consigliamo di guardare. Una seconda parte è invece la traduzione delle parole che Verhofstadt stesso ha pubblicato sul suo profilo Facebook, che si discostano leggermente da quelle pronunciate di fronte a Tsipras, ma che noi riteniamo più precise e più adatte alla trascrizione.
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“Signor Tsipras, bevenuto. Come vede, non deve essere spaventato dal Parlamento Europeo o dal dibattito. Ha rifiutato all’inizio e io ho detto che il signor Tsipras è talmente democratico che non avrebbe potuto essere vero. E alla fine Lei è qui e io sono contento che Lei sia qui, perché è la prima volta che discutiamo con Lei di questi argomenti al Parlamento Europeo. Credo che non ci siano soluzioni possibili al caso della Grecia e al caso dell’Eurozona che se non hanno il supporto di una democrazia, se non sono discusse in una struttura democratica e discusse qui al Parlamento Europeo. Ed è ciò che stiamo facendo oggi.
Ma devo dirle che è vero ciò che ha detto. Lei ha detto che i greci hanno fatto numerosi sacrifici. Ed è vero. Ma quello non è il problema; il problema è che la classe politica greca non ha fatto abbastanza sacrifici. E sono arrabbiato perché Lei parla di riforme, ma non vediamo mai proposte concrete.
Sono arrabbiato, Signor Tsipras, perché, diciamolo, è da molto che ci stiamo avvicinando come sonnambuli al Grexit. Sono cinque anni ormai. E negli scorsi mesi vi siamo addirittura corsi incontro e ad occhi aperti. Ad occhi aperti, ma non sarà Lei a pagare il conto. Chi pagherà il conto sono i normali cittadini greci. Che perderanno il 30%-40% del potere d’acquisto del loro reddito.
Sarò chiaro oggi su quello che noi dobbiamo fare, ma soprattutto su quello che voi dovete fare. E Lei lo sa molto bene dal principio. Lei deve presentarci un pacchetto di profonde riforme strutturali e quando parlo di pacchetto intendo un piano preciso. Un percorso con un calendario chiaro. Basta con i buoni propositi. Sono passati 6 mesi dalle elezioni e non abbiamo visto niente.
Forse Lei vuole il Grexit? Di certo non è quello che vuole il suo popolo.
Ciò di cui i Greci hanno bisogno sono:
– Proposte concrete per liberarvi del sistema clientelare e misure concrete per combattere la corruzione
– Un percorso per ridurre drasticamente le dimensioni del settore pubblico: vogliamo sapere esattamente quanti dipendenti pubblici non verranno sostituiti
– Trasformare le banche pubbliche in un sano settore finanziario privato
– Aprire l’economia e il mercato del lavoro oggi chiuso a troppi giovani
Vogliamo una scadenza di quando tutto ciò sarà fatto. Ancora una volta, basta con i buoni propositi. Vogliamo vedere i testi delle proposte di legge, i calendari e gli iter legislativi.
Occorre mettere fine ai privilegi degli armatori, dell’esercito, della chiesa ortodossa e delle isole, per non parlare di quelli dei partiti politici, incluso il suo, perché anche lei riceve prestiti da una banca pubblica. Io non vedo alcuna differenza tra Lei e Samaras, fisicamente sì, ma non nei contenuti e nella sostanza.
Un’altra differenza è che lei ha un mandato. Non c’è mai stato in Grecia un primo ministro con un mandato così forte. Un mandato doppio: uno ricevuto con le elezioni parlamentari e uno col referendum.
I Greci sono stanchi di come la Grecia è stata governata negli ultimi decenni. E allora cambi!
Ma anche noi abbiamo le nostre responsabilità. L’Eurogruppo deve rispondervi con un nuovo approccio. Dobbiamo creare quello che ogni unione monetaria ha: una vera unione politica ed economica. Con un fondo di redenzione del debito, ogni stato deve farlo, non solo la Grecia. Come esiste in ogni unione monetaria che sia sostenibile.
Ma, Signor Tsipras, prima cosa, primissima, Lei deve tirar fuori il suo programma di riforme. Questa non è il paradosso dell’uovo e della gallina. Questa è una scelta che spetta a Lei.
Come vuole essere ricordato: come un incidente democratico che ha impoverito il suo popolo? O come un riformista rivoluzionario? Non cada nella trappola del PASOK. Non tradisca la sua gente.
Perchè l’80% dei Greci vuole stare nell’Euro.
Dimostri di essere un vero leader e non un falso profeta”.