La gran parte del “dibattito” e dell'”informazione” in Italia, dalla televisione ai giornali, è fatta a dimensione di vecchio. Non è tanto questo a inquietarci, in uno sterile giovanilismo che si lagna per spazi non concessi e che in realtà non è in grado di conquistare, ma ciò che questo sintomo (uno dei tanti) segnala. Oggi nel Parlamento gli unici ad avere posizioni (più o meno) pro giovani sulle pensioni, sulle tasse e in altri risvolti meno lampanti sono i due gatti di Scelta Civica. Gli altri partiti no, mai, neanche per sogno. Nel migliore dei casi si limitano a tacere sulla riforma Fornero e a non soffiare ulteriormente sui populismi. Hanno presente che per alcuni partiti ormai addirittura quasi il 40% degli elettori è costituito da pensionati. Non toccheranno mai privilegi impropri in quanto hanno paura che tali riforme possano ridurre i loro consensi. In Italia non esistono statisti che pensino alla prossima generazione. Non sono neanche politici che guardano alle prossime elezioni. Sono solo politicanti che guardano ai sondaggi di ieri sera.
Stefano Leanza
Presidente del Collegio di garanzia di Più Europa. Co-fondatore del sito collettivo Immoderati, ho integrato l’attività di blogger creando la webzine culturale Afterclap e collaborando saltuariamente con Strade online.