Il multiculturalismo è “totalmente fallito”. Parola di Angela Merkel, la cancelliera tedesca, convinta che una parte della comunità migrante in Germania non ha alcuna intenzione di integrarsi.
Merkel lo aveva detto* a una platea di giovani della CDU a Potsdam, Berlino, sottolineando che far vivere una accanto all’altra comunità con un background culturale diverso dall’altro senza integrarle è stato un errore.
La soluzione per la Merkel era far imparare il tedesco agli immigrati, per integrarli nel sistema scolastico e successivamente nel mercato del lavoro.
Poi la Ue che paga miliardi di euro alla Turchia di Erdogan per chiudere il corridoio balcanico (in Germania vivono 4 milioni di persone di fede musulmana).
Negli ultimi tempi non sono mancate le critiche alla gestione della immigrazione in Germania. Il capo della intelligence tedesca Hanning ha parlato di “crisi della sicurezza” nel Paese, causata proprio dalla politica delle porte aperte su cui Merkel fa marcia indietro.
“In Germania abbiamo criminali, sospettati di terrorismo, persone con identità multiple”, ha spiegato Hanning dicendo che i jihadisti che colpirono a Berlino avevano 12 diverse identità.
Sarebbero circa 300mila le persone entrate in Germania che non hanno una identità precisa.
Merkel ora è sotto pressione anche da parte degli alleati. Il ministro dell’interno della CSU, Seehofer, presente al vertice di Malta di Settembre con i colleghi di Italia, Malta, Francia, ha sbarrato la strada a ogni tentativo di allargare le maglie della accoglienza ai nuovi migranti economici.
Ma secondo la Camera di commercio tedesca, la Germania ha bisogno di almeno 400mila nuovi lavoratori con una qualche esperienza professionale. E qualcuno bisognerà pure far entrare.
*(errata corrige)