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Reddit vs Hedge Funds | Pesce veloce mangia pesce lento

Reddit meme Hedge

«Sono come i velociraptor in Jurassic Park: diventano sempre più intelligenti, e alla fine saltano la recinzione» ha detto Howard Lindzon, esperto di mercati finanziari, a proposito dei piccoli azionisti che coordinandosi su Reddit hanno causato perdite per 70 miliardi di dollari ai più grandi Hedge Funds del pianeta. Alcuni hanno guadagnato milioni, altri lo hanno fatto solo per vedere gli dèi sanguinare.

Economisti, esperti di marketing, semplici studenti e amatori del trading online tra i 25 e i 35 anni. È questo il prototipo degli iscritti che compongono lo zoccolo duro del subreddit r/wallstreetbets (gergalmente scritto WSB), la bacheca da cui è partita l’idea che il 27 gennaio ha sconvolto Wall Street: andare a caccia dei titoli azionari su cui i più grandi Hedge Funds avevano maggiormente shortato -poi ci arriviamo- e dichiarare lo scontro frontale. Una scornata che ha fatto gonfiare una bolla destinata ad esplodere, ma che per ora non accenna a placarsi, suscitando la fibrillazione dei mercati nonché l’attenzione del Congresso e della Casa Bianca .

Gli Hedge Funds sono la dimostrazione di come la finanza sia completamente slegata dall’economia, nonché l’emblema dei Big Player che hanno preso una cosa bellissima come la borsa e l’hanno trasformata in una mera speculazione ai danni dei pesci più piccoli. Sono detti fondi dei fondi, a loro si appoggiano banche, assicurazioni, aziende e privati affinché il loro capitale venga rivalutato. Uno dei modi più facili per farlo è scommettere sul ribasso di un titolo azionario tramite una tecnica detta shorting (o vendita allo scoperto) che consiste nel prendere in prestito titoli destinati al ribasso, venderli -incassando- e ricomprarli a prezzi inferiori, senza spendere interamente i soldi dell’incasso e quindi creando un guadagno netto. Più è lungo il prestito più interessi si pagano, gli Hedge Funds lo sanno bene ed in questo sono maestri, si avventano da circa 40 anni (anche coordinandosi tra loro) come iene su un animale morente e in virtù di una straordinaria potenza numerica influenzano con il loro peso il mercato. Prese in prestito le azioni vendono, causando un abbassamento del titolo e ricomprano poco dopo a prezzi ben inferiori. Riconsegnano le azioni prese in prestito e ricominciano da capo. Nel farlo hanno spesso segnato la morte di aziende destinate a soccombere, evitando loro una lunga agonia che spesso avrebbe comunque sostenuto l’economia reale e i posti di lavoro ancora per svariati mesi. Talvolta speculando selvaggiamente sui titoli, in maniera assolutamente legale, hanno precluso liquidità ad aziende in difficoltà intenzionate ad intraprendere un sostanziale processo di ristrutturazione, sottraendole da questa inefficiente evenienza e condannandole al fallimento.

Stavolta l’azienda presa di mira è stata GameStop, catena texana di negozi di videogiochi, per altro detestata dai gamer, da tempo in crisi a causa della concorrenza delle vendite online -di copie fisiche e non- su cui si è abbattuto anche il peso della pandemia. Il titolo $GME di GameStop è in assoluto quello su cui gli Hedge Funds hanno shortato di più nella storia della borsa. Alcuni fondi si sono addirittura esposti per un valore superiore a quello delle azioni gestite, forti della loro posizione dominante, suscitando la gola di circa 300mila redditors che si sono coordinati condividendo informazioni pubbliche per effettuare uno short squeez, ovvero comprare azioni di GameStop e far salire il vertiginosamente il titolo costringendo gli Hedges a ricomprare le azioni vendute per cifre ben superiori, che hanno a loro volta causato un aumento dei prezzi delle singole azioni rendendo i subscribers della prima ora milionari.

Di fronte ad una situazione mai vista prima gli Hedges, spaesati, hanno atteso diverse ore nella speranza di veder il titolo scendere, spendendo molti più interessi del previsto a causa del prolungarsi del prestito. Infine, visto che il titolo non solo non accennava a calare, ma sembrava addirittura destinato ad impennarsi indefinitamente (infinite squeeze), hanno esercitato pressioni sulle piattaforme di trading -principalmente Robinhood ed eToro- per sospendere l’acquisto di titoli $GME e sulla borsa di New York in virtù di un’instabilità di mercato. Le piattaforme, schiacciate tra incudine e martello, hanno sospeso l’acquisto per alcune ore guadagnando l’ira degli utenti tagliati arbitrariamente fuori e la conseguente class action. La seduta a New York è stata ripetutamente sospesa, cosa che ovviamente non avviene quando sono i piccoli investitori a perdere nel giro di qualche ora enormi somme. Il subreddit WSB è stato oggetto di un attacco brute force che l’ha mandato offline per un paio d’ore ed il relativo gruppo Facebook, da più di un milione d’utenti, è stato zuccato (cancellato da Facebook) in circa 12 ore, ben meno del tempo impiegato per bannare gruppi neonazisti e pagine di dittatori sudamericani.

Questa strategia, pensata dagli Hedges per calmare le acque in tempesta, ha in realtà scatenato un vero e proprio movimento reazionario che ha visto 7 milioni di persone unirsi a WSB, tra cui artisti, celebrità, influencer e politici sia Repubblicani che Democratici. Paradigmatico fu il tweet di Ted Cruz che rilanciò con un “fully agree” quello di Alexandria Ocasio-Cortez. Si stima che più di 20 milioni di persone abbiano iniziato a spendere piccoli importi, tra i 50 e i 200 dollari, al solo fine di non far crollare il titolo $GME, ritardando lo scoppio della bolla e causando maggiori perdite possibili agli Hedge Funds enormemente esposti sulle posizioni short. Quando le azioni che l’11 gennaio erano a 20 dollari passarono il 27 gennaio a 351 alla classica strategia di borsa buy low, sell high si sostituì uno slogan ben meno razionale, ma assolutamente chiaro, che prese subito piede: buy high, sell never!

A quel punto nessuno stava più investendo, si trattava di un biglietto per partecipare a quella che anche il Wall Street Journal ha definito una vera e propria rivoluzione, di cui GameStop è soltanto il veicolo, comunque inevitabilmente destinato al fallimento una volta che lo squeeze sarà concluso e la bolla sarà scoppiata.

Su Reddit è impazzato un trasversale spirito cameratesco, che a colpi di meme, sarcasmo, appiattimento e cinismo si è espresso secondo il mantra To The Moon 🚀, ripetutamente postato in risposta a qualche titubante frequentatore che domandava quanto avrebbero dovuto salire le sue azioni affinché fosse auspicabile venderle e quindi guadagnarci. Ben presto i commenti si sono allargati ad eToro, piattaforma che consente il social trading, ovvero l’opzione di commentare in tempo reale l’andamento dei titoli con opinioni, strategie e consigli, offrendo per altro la possibilità di copiare automaticamente le scelte di altri utenti. Quando i broker capirono che il mercato si stava organizzando in un gruppo compatto di piccoli investitori che agivano come una falange ormai era troppo tardi.

La retorica dell’HOLD THE LINE, tenere la posizione, del SENDING A MESSAGE e della presa salda delle diamond hands -con tanto di immagini ed emoji 💎🤲 – proprie di chi non vuole mollare, ha prevalso su quella delle paper hands 🧻🤲 di chi si lascia sfuggire le azioni di mano, vendendo tentato dal facile guadagno. L’intero Reddit è esploso di meme che paragonavano i piccoli investitori agli Avengers contro Thanos o ai 300 spartani contro Serse, alimentando una una narrativa che vedeva Davide trionfare su Golia. Alcuni meme, anche decisamente dark, trovavano un paragone tra la middle class americana e il Joker di Heath Ledger e Joaquin Phoenix. Nessuno li prese sul serio, ma tutti ne furono incuriositi.

I moderatori del subreddit furono molto intelligenti e veloci nel separare i meme e la caciara, i contenuti d’accatto, dalle analisi di borsa più sofisticate che risultavano così in primo piano per i frequentatori abituali, ma inaccessibili – perse tra milioni di commenti- a chi non avesse dimestichezza con il social.

Le etichette affibbiate dagli adirati broker ai nerd (autistici, ritardati, scimmie)  hanno infine fomentato un turbine di solidarietà, mascolinità, ironia e frenesia, che ha scatenato l’animo più agguerrito e sarcastico dei redditors al motto del Pianeta delle Scimmie APE STRONG TOGETHER, innestando una spirale che ad oggi non ha cessato di infliggere perdite ingenti agli Hedges e che è valsa a WSB il titolo di Wolves of Wall Street, insignito direttamente da Sua Maestà il Wall Street Journal con non poco imbarazzo dei broker. Alcuni fondi, come Citron, hanno perso il 100% delle loro posizioni short e si sono pubblicamente scusati, in primis con i partner, promettendo di non speculare mai più in modo così selvaggio. Altri come Melvin Capital, schiacciati tra gli acquisti al rialzo e le penali dei prestiti, sono stati costretti a domandare aiuti strutturali ad altri Hedges e ad indire una conferenza stampa in cui negavano il proprio vociferato fallimento. Altri ancora, come Citadel, sono stati presi di mira per operazioni future che influenzeranno il mercato azionario nei prossimi mesi tramite l’acquisto di azioni di Nokia ($NOK), BlackBerry ($BB) e altri titoli caratterizzati da ampie vendite allo scoperto. Molti piccoli investitori hanno convertito parte dei propri Bitcoin in dollari da investire in queste nuove opportunità finanziarie, scuotendo i tassi di cambio delle criptovalute.

Dal momento che gli Hedge Funds influenzano gran parte del mercato azionario il loro crollo serba inoltre conseguenze strutturali importanti: per recuperare liquidità i fondi hanno dovuto chiudere le posizioni sui titoli più solidi, a partire dai Big Tech, provocando una significativa flessione di questi ultimi nonostante un trimestre sostanzialmente positivo. L’intera borsa americana ha registrato la peggior settimana da ottobre e si teme che la prossima possa rivelarsi ancor più difficile. I primi segnali arriveranno nella seduta pre-market di lunedì, ma il grosso dell’online trading sarà visibile dalle 15:30, ora italiana.

La parte più interessante di questa vicenda, tuttavia, è indiscutibilmente quella linguistica. L’intento dei redditors, espresso pubblicamente attraverso emoji, meme e auto-ironia, non fu subito chiaro né agli analisti dell’alta finanza né alla stampa, spaesati di fronte ad un linguaggio fatto di layer e interpretabilità, che non poteva essere compreso dai non appassionati di fumetti, manga, film e serie tv. Solo successivamente si fece strada l’unica idea che a Wall Street non avevano mai preso in considerazione: non si trattava più di soldi, ma di vendetta. Una combinazione tra pandemia e trading online aveva spinto milioni di persone ad acquistare un posto in prima fila per vedere i giganti crollare.

Nell’estasi generale la protesta dei sedicenti degenerati di WSB è poi fuoriuscita dall’online per sporcarsi le mani con la realtà analogica. Un gruppo di utenti ha noleggiato un aeroplano trainante uno striscione contro Robinhood che ha sorvolato più volte la sede della piattaforma a San Francisco, alcuni hanno pagato una costossissima inserzione a Times Square per promuovere l’acquisto di $GME, altri si sono dati appuntamento fuori dalla sede di Wall Street riproducendo Cry Me a River di Justin Timberlake per ore, punzecchiando i broker di passaggio con frasi di scherno.

In qualche modo è stata segnata un’era: è in assoluto la prima volta che la borsa viene utilizzata con fini diversi da quello remunerativo. Il motivo principale della vittoria di Reddit, su cui tutti gli analisti concordano, è che gli investitori amatoriali non devono rendere, non hanno un capo a cui rispondere se le cose vanno male, non hanno un lavoro da perdere se non si dimostrano efficienti e di conseguenza possono rischiare molto di più dei broker. Singolarmente non varrebbero nulla, ma ancora una volta la rete ha cambiato le carte in tavola.

Esprimere un giudizio riguardo questi eventi è difficile, si collocano a metà tra una becera shitstorm e una rivoluzione ultra-liberista, se non altro tentata con le unghie e con i denti. Gli Hedge Funds per decenni hanno difeso la presunta libertà di un mercato in cui erano pesci grossi e padroni indiscussi, mascherandosi dietro a un liberismo di facciata che altro non era che il peggior corporativismo. Vederli oggi piagnucolare dalla SEC, l’organo americano deputato alla sicurezza dei mercati, invocando una necessaria regolamentazione non può che strappare un sorriso. Ben meno divertente sarà accorgersi tra qualche giorno che alcuni piccoli investitori, inesperti e trascinati dall’entusiasmo, avranno perso tutto. 

Il mercato azionario sta mutando in maniera imprevedibile e, oltre all’enorme mole di meme, ci rimane una sola certezza: ancora una volta la realtà virtuale si è dimostrata quella determinante nel mondo contemporaneo. Chi non la comprende è inesorabilmente destinato a perdere.

  • J

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