Questa settimana dedichiamo molto spazio alle elezioni politiche nel Regno Unito. La vittoria inattesa dei conservatori è dovuta principalmente a un bilancio economico (e politico) positivo e dimostra che con le politiche di rigore nei conti, di tagli alla spesa pubblica e alle tasse si possono vincere le elezioni (come ben scrive Danilo Taino sul Corriere). La sconfitta dei laburisti e dei liberali si manifesta grazie agli effetti dispiegati dal maggioritario secco, che premia la concentrazione dei voti nei collegi e non il loro valore assoluto. I laburisti vanno molto bene a Londra ma perdono la Scozia in favore del partito nazionalista scozzese e scontano un’identità politica ambigua (né troppo di sinistra né troppo moderata). I libdem pagano la scelta di governare con i tory, essendo sempre stati un partito di centro-sinistra. I populisti eurofobi di Farage subiscono una pesante sconfitta ed eleggono solo una manciata di deputati.
L’ascesa dello Scottish National Party è destinata a influire nella scelte di Cameron nel senso di una maggiore devoluzione dei poteri in senso federale.
Rimane l’incognita di un referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea nel 2017.
Tutti i leader sconfitti (Farage, Clegg, Miliband) si sono dimessi. Atteggiamento impensabile in Italia dove, in caso di sconfitta, i leader politici attribuiscono la colpa agli elettori o agli avversari.
Nella politica italiana si registrano alcuni fatti da sottolineare: l’Italicum è diventato legge (anche se si applicherà nel 2016), la Corte costituzionale si è pronunciata sul blocco delle rivalutazioni delle pensioni che eccedono di tre volte la pensione minima, continua il dibattito sul decreto legge di riforma della scuola che ha visto scioperare contro massicciamente gli insegnanti.
That’s the press, baby! Buona lettura
Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L’imparzialità è un sogno, la probità è un dovere.
Gaetano Salvemini
Elezioni politiche nel Regno Unito
La lezione del paziente inglese (e di Osborne): di austerità non si muore, si può vincere le elezioni di Danilo Taino – Corriere della Sera
Le due sfide che attendono Cameron di Bill Emmott – La Stampa
Se gli inglesi vogliono finire il lavoro di Leonardo Maisano – Il Sole 24 Ore
Europa e austerità: le attese della City di Fabio Cavalera – Corriere della Sera
La lezione inglese di Roberto D’Alimonte – Il Sole 24 Ore
Ecco perché oggi i sondaggi sbagliano (anche) in Gran Bretagna di Paolo Natale – gli Stati Generali
Approvazione della nuova legge elettorale
Un governo che si rafforza e l’assenza dell’opposizione di Angelo Panebianco – Corriere della Sera
La strada lunga del maggioritario di Roberto D’Alimonte – Il Sole 24 Ore
5 pezzi facili sulla legge elettorale di Cesare Pinelli – Il Sole 24 Ore
Italicum e maggioritario inglese: gemelli (molto) diversi di Luigi di Gregorio – gli Stati Generali
Sentenza della Corte costituzionale sulla rivalutazione delle pensioni
Quei giudici per cui il welfare è ancora “variabile indipendente” di Renzo Rosati – Il Foglio
Ingiustizie e fragilità di un paese di Enrico Marro – Corriere della Sera
Riforma della scuola
Per una scuola del merito più vicina al lavoro di Roger Abravanel – Corriere della Sera
Se la scuola ha paura di autonomia e merito di Fabrizio Forquet -Il Sole 24 Ore
Paola Mastrocola: “Il sindacato ha rovinato la scuola e l’Italia. Oggi insegnanti scarsi sfornano studenti analfabeti” L’Huffington Post – Il Mattino
Nessuno ci può giudicare di Renzo Rosati – Il Foglio
Devastazioni a Milano in occasione della manifestazione No Expo
La polizia non può più prevenire di Domenico Cacopardo – Italia Oggi
Giustizia: piazze e stadi, la balbuzie ideologica dei violenti di Claudio Magris – Corriere della Sera
Expo 2015: ora tutto sia fatto per bene di Francesco Daveri – lavoce.info
Quei contestatori anti Expo innamorati del potere e il fantasma del neoliberismo che non c’è di Carlo Lottieri – Il Foglio
Conti pubblici
Cosa succede con il debutto dei tagli lineari di Francesco Porcelli, Claudia Settimi e Marco Stradiotto lavoce.info
Metti un derivato nel tesoro di Marcello Esposito – lavoce.info
Più certezze fiscali per far crescere i nuovi investimenti di Tommaso di Tanno – lavoce.info
Altri articoli e commenti
Mattarella’s way di Salvatore Merlo – Il Foglio
Autostrade: l’Europa boccia le concessioni “eterne” di Giorgio Ragazzi – lavoce.info
La scommessa spericolata degli stregoni ateniesi di Carlo Bastasin – Il Sole 24 Ore