Tra le cose dette dal presidente della Consob c’è questa: “Ogni indicatore che comporta l’esistenza di un limite oggettivo alla crescita, come l’output gap, resta privo di validità storica e pratica, ancor prima che logica”.
Innanzitutto cos’è l’output gap?
Investopedia lo definisce così: is a difference between the actual output of an economy and the maximum potential output of an economy expressed as a percentage of gross domestic product (GDP).
Dunque prima di tutto Savona nel suo discorso litiga con la logica (che pure richiama) perché un ‘indicatore’ statistico non può essere altro che indicatore e non un limite fisico.
In secondo luogo, ferme tutte le considerazioni sulla bontà o meno di questo indicatore (secondo me è costruito in modo sbagliato), esso non fa altro che misurare la differenza fra la crescita potenziale in caso di utilizzo pieno di tutti i fattori produttivi e la crescita reale.
Secondo le stime del governo contenute nel DEF, l’output gap 2019 è -1,72%, superiore a -1,5% considerata la soglia in condizioni cicliche normali.
Naturalmente per arrivare al dato bisogna calcolare tutta una serie di dati (occupazione potenziale, impiego di capitale, produttività ecc.).
In terzo luogo, una volta calcolata la differenza, esso non significa affatto che quella soglia è insuperabile. Anzi, non sono rarissimi i casi di output gap positivo, ovvero superamento della soglia del Pil potenziale: Cina e India ad esempio. Avviene, fra l’altro, quando il tasso di occupati supera il limite oltre il quale nascono spinte inflazionistiche.
Infine l’output gap è utilizzato anche come indicatore dello spazio di flessibilità da accordare ad un Paese. Nel caso dell’Italia, sta ad indicare che è possibile chiudere un occhio, o anche 2, su politiche per il lavoro, decontribuzione, recupero di produttività, migliore utilizzo del capitale ecc. che riducano quella differenza.
Insomma se i rossobrunati fossero furbi, invece di attaccare un’operazione algebrica la sfrutterebbero per spezzare le presunte catene di un’austerity che vedono solo loro.
2 comments
non hai capito il senso del discorso. il senso della frase non è da intendersi in senso letterale. male.
Temo che non ci fosse alcun senso, purtroppo: parole prive di significato, compiaciutamente oscure—come i discorsi di un tizio che viene considerato un filosofo—per dare un tono “profondo“ ad un discorso inutile. Non credo abbia nemmeno senso cercare un significato. In modo vago si può parlare di discorso “sovranista“, ma la sensazione è più quella di parole messe lì a caso.
Ma ormai è così: la politica italiana è situazionismo puro. In Ucraina hanno eletto un comico che, sorprendentemente, si sta rivelando una persona seria. Noi abbiamo una classe politica e dirigente che ha perso ogni contatto con la realtà e fa teatro, per un pubblico che sembra per altro apprezzare.