Uno studio di due ricercatrici di due distinte università inglesi rilanciato dal Mattino sembra dimostrare che i Paesi con a capo donne siano stati più capaci nel gestire la pandemia Covid rispetto a quelli governati da uomini. Come è stato condotto questo studio?
Essendo gli Stati governati da donne estremamente inferiori di numero rispetto a quelli governati da uomini, le ricercatrici hanno accoppiato dei paesi somiglianti. Queste le coppie: Irlanda – Nuova Zelanda, Pakistan – Bangladesh, Regno Unito – Germania, Svezia – Finlandia.
Questi paesi si somigliano?
Partiamo dalla prima coppia: il numero di abitanti è lo stesso, ma la densità di popolazione irlandese è un terzo di quella dell’isola del Pacifico. L’Irlanda è sì un’isola poco abitata, ma un quinto della sua popolazione vive nell’area metropolitana di Dublino e oltretutto si trova vicinissima al Regno Unito, il paese più colpito d’Europa, con cui ha stretto contatto. La Nuova Zelanda è isolata nel mezzo del Pacifico ed è estremamente distante persino dall’Australia (quasi 6 ore di volo).
Diciamo che questa coppia non è proprio affidabile per condurre uno studio di confronto.
Passiamo a Pakistan- Bangladesh. Lo studio li confronta in quanto hanno entrambi più di 150 milioni di abitanti. Il Bangladesh ne ha 160 milioni, mentre il Pakistan 220 milioni. Il Bangladesh ha avuto più casi del Pakistan e di fatto l’epidemia sta partendo solo adesso, quindi è anche difficile fare un confronto di morti al momento. Il Pakistan ha un incremento giornaliero di morti sui 6-10, mentre il Bangladesh circa 30.
Anche qui il confronto pare un po’ azzardato, soprattutto perché il Pakistan ha avuto la prima ondata in un periodo differente. Senza dimenticare che i dati di questi paesi, non essendo sviluppati ed avendo un sistema sanitario troppo affidabile, vanno presi con le pinze.
Ci restano due coppie quindi: Regno Unito – Germania, Svezia- Finlandia.
Ma anche qui c’è un problema comune: Svezia e Regno Unito non hanno gestito il Covid come da media maschile, ma anzi hanno preso decisioni in merito uniche nel panorama europeo: tutta l’Europa si è scandalizzata quando Boris Johnson ha detto “accettiamo la morte dei nostri cari”.
Anche qui stiamo parlando di paesi non esattamente rappresentativi di un “atteggiamento maschile” nei confronti del Covid.
Critiche alle ricercatrici
Davanti alle critiche ricevuto, le ricercatrici si sono difese asserendo che i paesi che hanno fatto peggio sono gestiti da figure maschili estremamente maschiliste.
Se nel 2019 ci fossimo chiesti chi avrebbe gestirebbe meglio una pandemia tra Angela Merkel e Donald Trump, dubito che molti si sarebbero inclinati verso il secondo. Trump e Bolsonaro sono degli uomini di scarsa intelligenza prima che maschilisti: per quanto mi riguarda la scarsa intelligenza è causa del maschilismo e non viceversa.
Un paese che ha la capacità di eleggere una donna a posizioni di potere è sicuramente dotato di grande razionalità, deve possedere un sistema di istruzioni efficienti ed è quindi più portato ad avere un atteggiamento costruttivo con la comunità scientifica.
Un pessimo studio
Tuttavia questo studio è fatto male, se non malissimo: non c’è una prova che le donne siano migliori degli uomini a gestire una pandemia, solo perché donne. Si potrebbero benissimo mettere Belgio e Paesi Bassi a confronto e notare come il paese governato da un Primo Ministro donna stia facendo peggio.
Lo studio di fatto si basa su solo due coppie di paesi simili e oltretutto con i problemi che abbiamo detto. Non ha più basi scientifiche di un qualsiasi testo religioso e non dimostra proprio nulla.
Studi frutto dell’ideologia non fanno altro che ostacolare la sacrosanta battaglia per la parità di genere.