Il 30 giugno del 1801 nasceva a Bayonne, in Francia, l’economista-filosofo Frédéric Bastiat. Oggi, a Parigi, nell’ottavo arrondissement, un gruppo di diverse anime liberali francesi s’incontra per festeggiare il suo compleanno n. 216.
Molto sottovalutato in Europa, ed anche nella sua stessa Francia, il maggiore successo di Bastiat lo si deve alla larga diffusione delle sue opere negli Stati Uniti. Regan, ad esempio, fu un suo grande ammiratore, ma in parte anche la Thatcher. infatti, da qualche decennio l’autore si sta riprendendo il posto di prestigio che merita nei dibattiti europei.
Sotto l’influenza di autori come Jean-Baptiste Say e ispirato dalle azioni del suo contemporaneo inglese Richard Cobden, Bastiat dedica gran parte delle sue opere e della sua azione politica alla difesa del libero mercato che lo portano a creare “l’association du libre échange“.
Celebre in tal senso é la sua satirica “petizione dei fabbricanti di candele” che da una parte mostra come alcuni gruppi ottengano dei privilegi dallo Stato a svantaggio di tutti i cittadini e, dall’altra evidenzia il carattere distruttore di qualsivoglia legislazione protezionista. Nella specifico, i produttori di candele, di lampade e di tutto ciò che consente d’illuminare, chiedono ai deputati la protezione, tramite la legge, contro un pericoloso concorrente straniero e sleale che invade il mercato nazionale : il sole! Secondo loro il mercato nazionale deve essere riservato al lavoro nazionale. Pertanto, i produttori chiedono di chiudere tutte le finestre, e tutte le altre aperture che consentano alla luce del sole di entrare nelle case.
Il fine di Bastiat é quello di dimostrare come il protezionismo politico ed elettorale, di concerto con i capitalisti di connivenza, operi nei confronti dei consumatori, i quali rappresentano l’interesse generale, una spoliazione legalizzata, cioè un’ingiustizia. Un protezionismo che, per dare a pochi, toglie a molti, e chi ci priva della libertà di scelta, oltre che della possibilità di risparmiare su servizi e prodotti.
Altro tema magnificamente trattato dal filosofo – e politico – francese é quello della spoliazione della proprietà attraverso la legge.
“La proprietà, il diritto di godere del frutto del proprio lavoro, il diritto di lavorare, di svilupparsi, di esercitare le proprie facoltà, come si vuole, senza che lo Stato intervenga diversamente dalla sua azione protettrice, è la libertà” Les œuvres complètes de Frédéric Bastiat, Guillaumin Tome IV, p.290.
La proprietà, intesa nel senso ampio sopra indicato, rappresenta dunque la libertà.
Ora immaginiamo di poter intervistare il nostro autore sulle ultime questioni d’attualità e vediamo come sarà in grado di affrontare temi come Uber o Flixbus sicuramente impensabili all’epoca.
Monsieur Bastiat, nelle ultime settimane alla Camera si é discusso il decreto Milleproroghe. Nello specifico, un emendamento, in palese violazione di qualsiasi principio di diritto, costringerebbe la compagnia Flixbus ad abbandonare il mercato italiano. Come giudica quest’ennesima intrusione del legislatore nelle attività produttive in barba al principio della certezza del diritto e quanto questo emendamento rappresenta un ostacolo alla libertà d’intraprendere ?
“Chi è in questo momento l’ardito speculatore che oserebbe mettere in piedi una fabbrica o dedicarsi ad un’impresa? Ieri si decreta che sarà permesso di lavorare soltanto entro un limite di ore prestabilito. Oggi si decreta che il salario per quel tipo lavoro sarà già fissato a monte; chi può prevedere il decreto di domani, quello di dopodomani e quello di giorni a seguire ? Una volta che il legislatore si pone a questa distanza incommensurabile dagli altri uomini; che crede, in tutta onestà, di poter disporre del loro tempo, del loro lavoro, delle loro transazioni, di tutte le cose che sono delle “Proprietà”, quale uomo sulla faccia del paese, ha la minima conoscenza della posizione forzata in cui la Legge lo relegherà domani, lui e la sua professione ? E in tali condizioni, chi può voler intraprendere qualcosa ?” La loi, œuvres complètes de Frédéric Bastiat, Guillaumin Tome IV.
Oltre chiaramente all’effetto nei confronti di Flixbus, l’emendamento rischia di tagliare le gambe a tante imprese che lavorano grazie al colosso tedesco, ma soprattutto danneggia tutti i consumatori. Danneggia specialmente i giovani, che, grazie ai prezzi bassi ed alla comodità d’acquisto dei servizi, hanno visto le loro possibilità di spostamento migliorarsi in maniera evidente. Questi ultimi dovrebbero far sentire molto di più la propria voce ed esigere dal governo un dietro-front sulla manovra ?
” il consumatore raccoglie alla lunga tutti i vantaggi di una buona legislazione quanto tutti gli inconvenienti di una cattiva; che non vuol dire altro che, trattandosi di buone leggi, queste si traducono in un incremento di benessere per il pubblico mentre le cattive in una diminuzione. Ecco perché il consumatore, che è il pubblico, deve avere sempre gli occhi aperti ed un acuto spirito di osservazione; ecco perché mi rivolgo a lui “. œuvres complètes de Frédéric Bastiat, Guillaumin tome II.
Un’altra compagnia straniera, Uber, entrando nel mercato del trasporto di persone su strada ha creato disagi e fortissime, spesso violente, opposizioni da parte dei Taxi e NCC. Queste pressioni non sono rimaste inascoltate dalla politica e dalla magistratura al punto da limitare drasticamente l’attività di Uber e di renderla quasi completamente illegale. Nella sua petizione dei fabbricanti di candele, lei ci spiega come Stato e corporazione arrivino a colludersi al fine di estromettere un concorrente esterno a discapito dei consumatori. Una delle soluzioni potrebbe essere quella di eliminare il problema mettendo fine al sistema di licenze e/o fare in modo che queste vengano rimborsate. In virtù di questo vergognoso sistema di licenze, i tassisti sono in un certo senso anche loro schiavi di questa restrizione e di questo monopolio che si ostentano a difendere ?
” La schiavitù, la restrizione, il monopolio trovano dei difensori non soltanto in coloro che ne traggano profitto ma anche in coloro che ne soffrono” La loi, œuvres complètes de Frédéric Bastiat, Guillaumin Tome IV.
Lei evoca spesso il ruolo di responsabilità e di vigilanza che pesa sui consumatori cioè sui cittadini. Tuttavia, ancora oggi una grande parte di questi vede nell’intervento dello Stato la soluzione a molti problemi. Spesso ricorre la frase “E lo Stato dov’è ?!” Certo, in quelle che sono le sue funzioni regaliane la presenza dello Stato é necessaria, ma come mai tutti questi cittadini non insorgono per dire anche ” E lo Stato quando se ne va ? Quando esce dalle nostre vite private, quando la smette di usurpare il profitto del mio lavoro, di impedirci di scegliere, di intraprendere ?”. In definitiva, come deve fare un cittadino a sapere quando é di fronte ad un provvedimento che limita le sue libertà o peggio che lo spoglia di quelle ottenute ?
“Come riconoscere la spoliazione ? E’ semplice, occorre esaminare se la Legge prende agli uni quel che loro appartiene per dare agli altri quel che loro non appartiene. Occorre esaminare se la Legge, a profitto d’un cittadino e a danno d’altri, compie un atto che quel cittadino non potrebbe compiere da solo senza incorrere in un reato”. La loi, œuvres complètes de Frédéric Bastiat, Guillaumin Tome IV
Alla luce dunque degli ultimi eventi, nonché del caso delle banche venete che purtroppo non potremmo discutere nel dettaglio, che giudizio darebbe allo Stato italiano ?
“é la grande illusione, attraverso la quale tutti tentano di vivere alle spese di qualcun altro” œuvres complètes de Frédéric Bastiat, Guillaumin Tome IV.
Giusto per ricordarlo, Frédéric Bastiat ha 216 anni e le sue risposte sono più pertinenti di quelle di qualsiasi politico di “successo”. Riflettete consumatori.
Joyeux anniversaire Frédéric!