Il primo gennaio mi sono iscritto ad un partito dopo essermi domandato se avesse senso, nel 2021, iscriversi a un partito. La risposta che mi sono dato è stata affermativa.
Parto sicuramente da una formazione politica particolare e vecchio stampo: sono entrato in politica a 14 anni e mi sono iscritto alla giovanile di un partito due anni dopo. Oggi ne ho 34 e la mia scuola di politica è stata la sezione del mio paesino, dove imparare a fare la colla per i manifesti è stato fondamentale. I tempi sono cambiati e le modalità con cui si fa politica anche. È proprio per questo che mi sono chiesto se avesse senso. Le motivazioni che ho considerato sono essenzialmente tre: una di carattere personale e due più generiche.
A me piace fare politica, la ritengo una cosa bella. Una cosa con cui si può avere impatto positivo sul territorio. È per questo che un anno e mezzo fa mi sono candidato e sono stato eletto consigliere comunale del mio paese. Think Globally, Act Locally: è una massima in cui credo molto e penso di poterla tradurre nella capacità di elaborazione politica pubblica. Sì, anche nei piccoli territori.
Inoltre, in un’epoca di forte antipolitica, talvolta motivata, c’è bisogno, secondo me, di maggiore impegno. È un discorso che vale particolarmente per la politica partitica. Non voglio sminuire il lavoro prezioso di associazioni e movimenti. Sono realtà alle quali io stesso appartengo: portano avanti cause di pubblico interesse e a cui la politica partitica riesce raramente a dare risposta. È questo un motivo in più per impegnarsi in partiti, portando la propria specificità e le proprie cause.
Infine, nell’universo dei partiti italiani sono diminuite rappresentanza e capacità di costruire politiche rivolte al futuro. Questo deve essere un motivo in più per impegnarsi in politica: i partiti, fortunatamente sempre meno ideologici, hanno bisogno del contributo di persone appassionate e gravide in grado di migliorare la cosa pubblica.
Come scrivevo sopra, anche le modalità del fare politica sono cambiate. Le opportunità di partecipazione online, che vanno opportunamente integrate col radicamento territoriale, hanno facilitato il dialogo e l’opportunità di formazione, che deve essere sempre alla base del percorso politico individuale.
Insomma in una democrazia sana i partiti e il fare politica hanno un valore decisivo che deve essere rafforzato. Non esiste un partito perfettamente allineato al nostro pensiero, dunque vale la pena scegliere il più simile e impegnarsi dando il proprio contributo.