Eravamo quattro amici al bar, o probabilmente in un pub. O forse, ancor più probabilmente, in una videoconferenza su Skype o Zoom, perché sparsi per l’Italia e per l’Europa. Ognuno sopravvissuto in qualche modo alla breve stagione di riscossa politica dei partiti, movimenti, associazioni libqualcosa, finita con le debacle elettorali del 2013 e del 2014. Ognuno intenzionato a salvare il salvabile di quella stagione. Ognuno desideroso di non rimanere fermo o quantomeno in silenzio di fronte al desolante dibattito politico e pubblico di questo paese.
Eppure è nato semplicemente così: un’idea, un gruppo di amici e compagni d’avventura, e la voglia di non rimanere con le mani in mano. Così è nato il blog, poi sono cominciati a comparire gli articoli, i primi collaboratori. Come formiche, ci siamo messi, nei ritagli di tempo, a progettare l’interfaccia, il logo, le rubriche. E poi gli account social, l’acquisto del dominio. E poi altri collaboratori, altre competenze. In poche parole, un’avventura in costruzione e altri compagni decisi a costruirla tutti insieme.
E così siamo arrivati, dopo un anno, ad avere: un sito con 67360 visite; 278 articoli pubblicati; una pagina Facebook con più di 1700 like; un account Twitter con 669 follower e 1043 tweet. Piccoli numeri, ma forse non così piccoli per un gruppo in buona parte composto da ragazzi e ragazze – una sola ragazza, se vogliamo dirla tutta -, da studenti e/o lavoratori, sostanzialmente squattrinati o comunque non dotati di particolari risorse politiche ed economiche. Un piccolo gruppo di una minoranza, che è riuscito, nonostante tutto, a far arrivare l’eco delle sue parole anche oltre la rissosa, chiassosa e inconcludente galassia – o meglio, “cintura di asteroidi” – lib.
Oggi ancora non sappiamo cosa faremo da grandi, come non sapevamo cosa eravamo al principio: testata, partito, gruppo, movimento, associazione,…? Ma una cosa è certa: andremo avanti. Continueremo a impastare questo mix di teste e di idee, di impegno e buona volontà, di critiche e di proposte, tentando di crescere ancora e offrire a voi lettori un po’ di brezza immoderata.
Grazie e, se ce lo permettete, tanti auguri a noi!
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Tanti auguri da AffariPubblici.org