Fini analisti e giornalisti di una certa visione politica stanno fornendo un’elaborazione errata di diversi fatti storici, per screditare l’Occidente e mettendo dubbi su dubbi a una popolazione più che mai vittima del sistema scolastico e della cultura del non-sapere tutta italiana.
“Hitler non voleva un conflitto mondiale”.
Con questa insinuazione apro questo paragrafo. La prima, espressa in prima serata su una rete non a pagamento, sembrava quasi insinuare vigliaccamente che la colpa del secondo conflitto mondiale fosse in qualche modo da attribuire a Francia, Inghilterra e successivamente Stati Uniti. Questi stati, rei di aver combattuto per la loro libertà, invece di lasciar correre, aspettare e soccombere al più forte, sono al centro del tifone di menzogne.
Dunque, ci viene detto che Hitler, a capo di un partito nazional-socialista contro l’etnia ebraica, che mirava con un piano ben architettato, a far scomparire anche l’etnia slava perché considerata inferiore, non aveva in mente nessun conflitto. Infatti, l’interruzione del pagamento del debito di guerra per aver denaro da investire sul comparto militare, con due terzi del PIL da destinare allo scopo, non era un segnale da tenere monitorato. Neanche il fatto che considerasse la razza ariana l’unica in grado di poter vivere in pace e serenità è da leggersi come pensiero ostile (nota a margine: chi aveva stretto un patto per spartirsi i territori dell’est? Stalin e il Fuher).
Dunque, secondo il politologo più in voga della televisione italiana (Orsini), quasi diventato un vip ormai, definendo la guerra lampo tedesca in Polonia come un fatto esterno da non tenere in considerazione, prende un abbaglio storico imperdonabile.
Ma non solo. Si dimentica di un fatto ancora più importante: l’annessione tedesca dei Sudeti e precedentemente dell’Austria. C’era stato un tentativo di mediazione delle potenze mondiali quando Hitler, nel 1938, parlava di spazio vitale tedesco a tutto il mondo a Monaco di Baviera. Chamberlain, primo ministro britannico, aveva tentato la via diplomatica più di tutti, contando sul fatto che al capo di stato tedesco gli sarebbe bastata l’annessione dell’attuale territorio della Repubblica Ceca.
Dunque, con che coraggio si interpreta, palesemente in malafede, un fatto storico incontrovertibile? Hilter era pronto alla guerra, assolutamente. Da anni non vedeva l’ora di dimostrare la potenza della grande e rinata Germania dinnanzi a chiunque si fosse opposto.
Un messaggio pericoloso dietro il delirio astorico
Ci sono evidenti fallacie logiche nel discorso del professore sociologo. Specialmente, non si capisce cosa voglia l’illustre pensatore quando dà la colpa del conflitto a un patto difensivo Polonia-Francia-Regno Unito, sottolineando l’errore di stipulare patti difensivi, insinuando a paralleli con la NATO, verso cui nutre un odio ingiustificato. Questa alleanza internazionale tanto criticata dal pensatore tuttologo nasce appunto come alleanza difensiva, non come il maggior male del mondo, come lui vuole far sembrare, da bravo burattinaio.
Anzi, proprio il patto difensivo voluto espressamente dalle due potenze europee per salvaguardare una nazione stretta nella morsa tra Stalin e Hitler, ha permesso di allargare il fronte per unire le forze contro un nemico comune. Però, per questo esteta della vigliaccheria bisogna sempre essere pronti a lasciarsi invadere dalla potenza anti-democratica di turno. Capiamo bene che i suoi nonni fossero contenti durante il fascismo, capiamo anche gli elogi anni fa al capo di stato nord-coreano, però proprio non ci va giù la sua ignoranza, che spero sia frutto esclusivamente della sua malafede in ambito di storia contemporanea.
Ma tante persone, oltre ad ammirare la potenza tedesca, hanno visto la morte. Alcune di queste erano innocenti bambini, tanto presenti nella retorica di tutti ormai. Non capisco come tutt’ora questo personaggio abbia una così ampia platea di pubblico e tutto questo seguito sui social visto che sta dimostrando di conoscere veramente poco la storia contemporanea.
“I tedeschi si sono comportati meglio degli Alleati durante l’occupazione italiana”: queste e altre perle ai porci.
Su un giornale, palesemente anti-occidentale ormai, una nota firma anti-italiana ci fa sapere di non essere al corrente di cosa sia successo durante l’occupazione tedesca in Italia durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale (1943, quando inizia la vera e propria occupazione).
Premesso e considerato che vi fosse un ingente numero di persone a cui lo status quo non dispiacesse affatto (nessuno in grado di pensare crede che dopo il 1945 tutti magicamente siano diventati anti-fascisti), gli Alleati hanno liberato l’Italia, paese co-belligerante della Germania nazista. Quando l’autore di tale articolo mette in connessione le “marocchinate” (di cui evidentemente sa poco; si legga ad esempio qui) con l’esercito americano, commette un errore pacchiano. Gli stupri avvenuti durante l’avanzamento delle truppe alleate, formate dalle più disparate nazionalità, erano stati perpetrati dalle truppe del CEF, formate in prevalenza da guerrieri provenienti da colonie e protettorati francesi.
Gli americani invece, che dovevano coadiuvare un esercito multietnico e composto da molteplici voci differenti, riuscirono a emettere un ordine ufficiale di uccidere i membri di questo corpo militare francese, qualora li avessero colti durante le violenze che stavano infliggendo ai danni della popolazione civile inerme. Invece, in questo articolo comparso sul Fatto Quotidiano, si usano i morti e la loro memoria a proprio vantaggio e piacimento, rilegando i massacri tedeschi ad un “a parte alcune azioni efferate dei reparti speciali, […] l’esercito tedesco in Italia si comportò con estrema correttezza”.
Ebbene, la stessa correttezza che ha visto deportare gli Ebrei dal ghetto di Roma per esempio. Uno dei cento episodi che si dovrebbe conoscere, perché si tratta di memoria collettiva, quella che dovrebbe far forte uno Stato, con la S maiuscola. Ma qui siamo in un apice di revisionismo pericoloso e riluttante, da combattere solamente con la verità della storia.
Marzabotto (dove furono uccisi mille civili) poi più che azione efferata fu un massacro cittadino di proporzioni spaventose. Basti sapere che la popolazione attuale è di circa 6 mila persone. La minimizzazione dell’operato tedesco che ha portato morte e distruzione su tutto il territorio europeo per metterlo in contrapposizione a stupri che l’esercito americano ha tentato di fermare, ma non ha commesso ufficialmente. Prima di scrivere articoli sulla storia, la storia bisognerebbe conoscerla bene.
Questo per dirvi cosa?
Sembrerà strano, eppure molte volte è già successo nel passato, ma in questo momento la propaganda anti-occidentale, che in Italia sta avendo la maggiore rispetto ad altri stati europei (come mai? politici? investitori passati? investimenti? tutto questo?) si sta dotando di “esperti” e “intellettuali” che interpretano a piacimento eventi storici incontrovertibili, con l’obiettivo di destabilizzare deboli menti e coscienze.
La cosa che sappiamo molto bene è che la Russia ha grandi interessi nell’economia italiana, questo grazie ad una politica espansiva verso est. Anche adesso alcuni politici si smarcano sempre dalle domande sulla questione bellica in Ucraina, visto che ci sono tanti interessi di mezzo. Lo stesso Salvini, in visita al confine polacco-ucraino, ha ricevuto uno scherzoso benvenuto dal sindaco, appartenente al partito conservatore polacco, che lo ha accusato di essere amico di Putin. Dell’ex ministro dell’interno conosciamo infatti molte frasi di ammiccamento al presidente della federazione russa.
Ma ultimamente stanno uscendo fuori pericolose relazioni fra l’arrivo dell’esercito russo in Italia durante l’inizio del periodo di pandemia (2020) e il governo Conte, leader del Movimento 5 stelle, che continua a dubitare dell’invio di armi, con scuse non supportate da fatti e riscontri logici. Questo atteggiamento di ammiccamento si riversa anche sulla componente dell’informazione, come conseguenza diretta.
Questo atteggiamento ha un grande successo su una popolazione che ha poca memoria e che non ha studiato abbastanza come quella italiana, la quale è disposta a ridiscutere anche del suo stesso passato. I media non aiutano certamente, portando nei dibattiti persone palesemente pronte a propagandare sciocchezze e persone dalla discutibile neutralità morale per avere uno show circense più che un dibattito informativo sui temi più delicati.
Questi nuovi vip della televisione, che ogni giorno fanno parlare di sé con una nuova deprecabile osservazione, difendendosi con la più che mai maltrattata “libertà di espressione e di informazione”. Davvero dare informazioni false è quello che ci serve? Davvero distruggere la memoria storica di un paese che già ne ha poca, è utile ai fini dell’informazione? Quali sono le conseguenze più gravi di questi comportamenti e atteggiamenti? Si viene a creare un tifo, quasi da stadio, verso questi personaggi. Le persone diventano degli ultras che si bevono la qualunque pur di andare contro la narrazione tradizionale, danneggiando così se stessi per primi e la cittadinanza tutta quando sceglieranno i partiti a capo di questo paese alle prossime elezioni.
Mala tempora currunt, speriamo di non dimenticare anche questi.
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2 comments
Perfetto, come sempre.
Ma le atomiche arriveranno presto – io devo ottenere la mia vendetta contro la feccia umana ;) :D (che include gli idioti prorussi…)
E’ chiaro che gli USA puntano ad indebolire Putin e ad un colpo di stato per poter porre al governo russo un filoamericano. Anche questa è vecchia storia. Ma, non vuole indebolire solo la Russia bensi pure quell’Europa che commercia con la Russia traendone un ottimo vantaggio economico.
Rammento che, durante l’epidemia, la Russia aiuto’ l’talia senza chiedere nulla in cambio, e proprio sotto il governo Conte. Quindi non si comprendono queste insinuazioni e questo fango gratuito. Provo vergogna per la mia patria soggiogata e sottomessa agli USA.