Nell’edizione odierna di Libero, il quotidiano da poco tornato sotto la direzione di Alessandro Sallusti, a pagina sei è comparsa questa foto.
Nessuno nella redazione di Libero ha evidentemente visto l’ultima edizione di XFactor, non è obbligatorio, nè si è preso la briga di guardare la scaletta del Gay Pride di Milano. Sarebbe bastato poco per scoprire che quello nella foto è Vergo, un cantante conosciuto per il singolo con cui si è presentato al contest di Sky: Bomba.
Nel ddl Zan non c’è scritto da nessuna parte chi canta così vestito al gay pride non possa insegnare. Fortunatamente siamo un Paese libero, anche se schifosamente conservatore, e nella pubblica amministrazione, scuola e università incluse, i dipendenti vengono assunti sulla base delle proprie competenze, senza distinzioni di tipo morale. La famosa giornata annuale in cui si disporrebbe nelle scuole di sensibilizzare gli studenti sui temi dell’omofobia, infine, non presuppone indottrinamento di strane teorie né la partecipazione di cantanti con costumi di scena. Posto che, ed è bene ricordarlo, la cultura LGBT+ è fatta anche di drag queen, provocazioni e vestiti eccentrici. Non si può negare, nè rinnegare. Non viviamo nello stato etico di Hegel, a Libero se ne facciano una ragione.
Nel pezzo sottostante, firmato da Giovanni Sallusti, ci sono le solite scemenze da bigotti che mettono le mani avanti. “Non vogliamo fare nessuna chiamata alle armi, non vogliamo contrapporre nessuna ideologia all’ideologia fucsia dominante, non vogliamo dare un giudizio politico culturale”. Poi però parte la solita raffica di frasi sintetizzabili in: siate gay a casa vostra e in modo normale, questi spettacoli di carnevale sono ridicoli. Non commenterò né queste banalità, né le cavolate sulle ideologie dominanti perché sono ridicole e autoqualificanti. Chi non è in grado di capirlo ha un serio problema.
Infine, ciò che fa più schifo è il metodo. Pubblicare una foto, anonimizzata, di un personaggio pubblico per utilizzarla a scopi di propaganda è quanto di più ributtante possa fare la politica, figurarsi il giornalismo. É disgustoso anche solo pensare di additare qualcuno, un personaggio pubblico come Vergo poi, come simbolo del male, della corruzione morale che metterebbe in pericolo i bambini. Ovviamente sempre facendolo intuire, dirlo esplicitamente dimostrando il coraggio delle proprie idee è fuori discussione. Presupponendo, inoltre, che i “modelli” dei bambini e degli adolescenti possano essere chiunque, ma non i maledetti gay che partecipano al Pride. Eteronormatività limpidissima. Al massimo, si può avere come modello un prete o una suora. Nessuno vuole scambiare i modelli tradizionali con quelli queer, il punto è dare una possibilità in più. E quel bambino, quell’adolescente, che non si riconosce nei modelli tradizionali, sarà più libero e felice di autodeterminarsi. Proporgli una visione monca della realtà, come spesso accade oggi, non può essere la soluzione.
Tengo a esprimere la mia solidarietà a Vergo per il trattamento subito da Libero. La sua Bomba, per un caso del destino, fu la colonna sonora della mia prima breve, ma felice, storia d’amore. E, anche se non vado ai Gay Pride perché preferisco fare attivismo diversamente, lo ringrazio per il suo impegno nelle battaglie per le libertà e i diritti civili. Evidentemente, ce n’è ancora molto bisogno.
Anticipo la critica del conservatore di turno che tanto arriverà: il ddl Zan si può criticare, ci sono diversi motivi tecnici per farlo e ampi margini di miglioramento. Solo che sarebbe meglio farlo senza inventarsi tesi false e straw man argument.
5 comments
La legge Zan e la giornata sull’omofobia a scuola fin dalle scuole elementari è inaccettabile da un punto di vista liberale, oltreché conservatore!!
Facciamo un esempio: io sono contro alle adozioni per coppie gay in quanto credo che sul desiderio/presunto diritto di avere un bambino prevalga il sacrosanto diritto naturale del bambino ad avere una madre e un padre. Sono un mostro bigotto e retorgrado? No, ho solo una classifica di valori diversa dalla tua , probabilmente. È il pluralismo della società aperta, caro mio! Ora, con la legge Zan, io saró indagabile( poi magari assolto) ma comunque passibile di denuncia per aver discriminato le coppie gay! Questa è la libertà di espressione che sognate??
Leggiti Pera, Ocone, Desiderio… veri liberali che sulla libertà di pensiero non cedono di fronte a pseudo- diritti. Il liberismo è una teoria delle libertà , e non dei diritti! E sui bambini non si scherza , fino a 14 anni non sono pronti ad affrontare il tema della sessualità, lo affermerebbe qualsiasi pedagogista o psicologo. Volergli parlare di gender, omosessulità etc. significa come minimo creare confusione nella loro psiche e approfittarsene della loro impreparazione.
E da liberali, santo iddio, vogliamo lasciare alle famiglie la libertà di educazione in tema sessuale o dobbiamo imporre la visione di Stato? Il tuo e quello dei tuoi compari è il vero Stato etico, lo capisci!?!
Quando a scuola ,prima dell’età di14 anni ,faranno una lezione sul gender io non farò andare mio figlio,…cosa faranno? Mi fanno venire gli assistenti sociali a casa? Saró punibile in virtù della legge Zan e condannato ai lavorare per qualche associazione LGBT? Aveva ragione Benedetto Croce, si puó essere liberisti, come tu sei, ma assolutamente non liberali! Per te la libertà è una formula, un progetto di società , per Einaudi invece era l’anarchia degli spiriti sotto l’impero della legge!
Ma a voi piace il conformismo degli spiriti imposto dalla legge e propagandato dalle scuole! Complimenti!!!
Complimenti per l’idiozia e per aver confermato una volta di più che gli anonimi vigliacchi appestano il web. Cheers.
Mi correggo: il liberalismo è una teoria della libertà. ( ho scritto per sbaglio liberismo)
Quale anonimo? Mi chiamo Alberto Basile e non ho detto nessuna idiozia, ho argomentato e spiegato bene la mia posizione e i miei valori. Ma purtroppo contro i sacerdoti di una religione secolare come quella che tu rappresenti non c’è modo di dialogare a quanto pare! Per conto mio la tua versione del liberalismo ‘liberal’ è una degeneraZione del vero spirito liberale.
Come può vedere aprendo gli occhi, sul sito si è registrato senza cognome. Ad ogni modo apprezzo la sua coerenza quantomeno. Rimangono una serie di idiozie argomentate male. Addio.