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Esteri

“I’m a big fan”, Trump sdogana Erdogan e la islamizzazione della Turchia

Il presidente Trump accoglie alla Casa Bianca il suo omologo turco Erdogan. Amnesty International ha fatto sapere al mondo che in Turchia “i diritti umani vengono violati”. Che nel Paese un tempo modello di laicità, il dissenso “viene represso senza pietà”.

Dopo il fallito colpo di stato degli anni scorsi, Erdogan ha ordinato migliaia di arresti degli oppositori politici, professori universitari, membri delle forze di sicurezza, dell’esercito, della magistratura, nella stagione delle grandi purghe contro il nemico interno.

La Turchia ha occupato una parte della Siria del Nord con una operazione di aggressione militare che addirittura il Parlamento europeo, sempre diviso sulla politica estera della Ue, ha condannato, chiedendo di rompere gli accordi commerciali con Ankara.

Erdogan ha impiantato un regime islamico e nazionalista nel suo Paese ma, per il presidente Trump, Erdogan “sta facendo un ottimo lavoro” aggiungendo di essere “un suo grande fan”. E mentre Erdogan, che compra sistemi antimissile dai russi, se la prende con Macron —il presidente francese ha criticato l’atteggiamento ondivago della Nato—, assicurando che “la Turchia è un’alleata degli Usa nella Alleanza Atlantica”, Trump ricorda gli scambi commerciali da “un miliardo di dollari” con Ankara e aggiunge che vanno moltiplicati. Trump accoglie Erdogan e legittima la islamizzazione della Turchia.

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