Qualunque economista degno di questo nome concorda sul fatto che l’epidemia rappresenti uno shock esogeno (non causato da scelte di politica economica) che riduce sia l’offerta (le imprese non producono) sia la domanda (i redditi dei lavoratori scendono a picco).
Parimenti concorda anche sul fatto che questi shock si affrontano iniettando liquidità per sostenere le imprese e i lavoratori autonomi con interventi fiscali espansivi necessariamente finanziati a debito, come argomentato da Mario Draghi sul FT. La politica monetaria da sola non e’ risolutiva.
(Parentesi per deficienti: Il fatto che questa sia la politica economica appropriata per uno shock di questo tipo non significa che lo sia in condizioni diverse – cioè non significa che lo fosse prima dell’epidemia. È cruciale che lo shock aggregato sia esogeno e temporaneo).
Ogni stima/predizione ragionevole indica un rapporto debito/Pil ad epidemia terminata – diciamo a fine anno – tra il 160% e il 180%.
Senza una garanzia in solido di tutti i paese dell’euro area i tassi a cui i mercati concederebbero all’Italia questo credito sarebbero talmente elevati da non essere sostenibili senza una crescita sostenuta. Tale crescita da oltre venti anni per l’Italia costituisce una pura utopia.
(Ulteriore parentesi per deficienti: I tassi sarebbero elevati perché l’Italia ha alto debito/Pil e bassa crescita – che si traduce in elevato rischio default – e soprattutto perché è popolato da politici irresponsabili sostenuti da un mucchio di deficienti che spingono verso il default).
Eurobond senza condizioni?
Gli Eurobond sono in teoria necessari – ma altrettanto necessarie sono le condizioni e le regole che vanno imposte ai paesi che ne beneficiano.
Il motivo è talmente semplice che non ci sarebbe bisogno di ricordarlo se il Bel Paese non fosse attraversato da un continuo flusso di fake news. In assenza di condizioni sull’uso dei fondi:
- L’Italia non ripagherebbe mai il debito e questo lo sanno benissimo anche i paesi EU a cui i politici attuali – di governo e di opposizione – chiedono di garantirlo;
- La politica economica del paese imboccherebbe una deriva sempre più irresponsabile, con conseguenze esiziali per il sistema produttivo.
Gli Eurobond, anche se accompagnati condizioni ragionevoli, non sono sufficienti per rilanciare l’economia italiana: un terzo del paese è disposto a mandare tutto all’aria (leggasi non rispettare le condizioni fino ad uscire dall’unione monetaria). Anche di questo sono consci i contribuenti degli altri stati membri dell’euro area chiamati a ripagare gli Eurobond in caso di bancarotta sovrana dell’Italia.
In conclusione, gli Eurobond senza condizioni, o qualsiasi altra forma di mutualizzazione del debito pubblico italiano, produrrebbero tre ordini di conseguenze:
- Non migliorerebbero il sistema sanitario nazionale, che soffre di sprechi, di malamministrazione e di corruzione diffusa (come dimostrano le infinite inchieste giudiziarie)
- Non attenuerebbero in modo significativo il disastroso impatto economico dell’epidemia sull’Italia perché andrebbe ad alimentare un sistema pubblico che distrugge ricchezza e crea sacche di povertà assistita per biechi scopi elettorali.
- La spesa pubblica, a cui gli Eurobond darebbero la stura, continuerebbe ad essere inefficiente e clientelare, come lo è stata nei passati 60 anni.
4 comments
:D ♪ for my ears
[…] genere immagino ci si debba mettere nei panni del nostro interlocutore, che si chiederà come mai questa richiesta di aiuto e di credito se il conto in banca del nostro richiedente disperato non è affatto […]
[…] -Imprese e cittadini invece aspettano ancora di sapere esattamente cosa e come fare per non andare in bancarotta o sotto i ponti.Sappiamo la difficoltà del momento, ma per vincere la battaglia servono lucidità, serietà e coerenza. E guardare ai fatti non guasterebbe. […]
[…] Tutto quello che si sta facendo ora, a parte l’estenuante ed enorme lavoro del personale ospedaliero a cui va tutta la mia stima e gratitudine, è fermare attività produttive, costringere la popolazione in casa per rallentare contagio, accumulare debiti, ricorrere all’aiuto della Bce, invocare comprensione dalla Commissione e pretendere un intervento senza condizioni del Mes. […]