Il 13 agosto 2022 viene a mancare Piero Angela, divulgatore, giornalista e saggista italiano. Piero Angela è stato per il Bel Paese il paladino indiscusso della scienza e della cultura sin dagli anni ’80, periodo in cui nasce il celebre programma Quark. Il successo del format televisivo è stato merito anche della figura del suo presentatore: il linguaggio volto a semplificare i temi più complessi, l’amore per il rigore scientifico e la comunicazione gentile e rassicurante hanno contribuito a far appassionare il pubblico ai “viaggi nella scienza” di Piero Angela, entrando nell’immaginario collettivo di intere generazioni.
La Redazione di Immoderati rende omaggio a Piero Angela tramite le parole e i ricordi di alcuni dei nostri collaboratori. Per sempre grati e riconoscenti dell’enorme eredità culturale, scientifica e anche umana, che Piero Angela ha lasciato nelle nostre vite.
Il nostro ricordo
Non sono mai stato, purtroppo, un fruitore assiduo dei suoi contributi televisivi. Però, a mio modo, nel mio piccolo, anche io gli devo molto.
A un certo punto del mio percorso, verso la fine della mia adolescenza, lessi un suo libro. Un libro semplicissimo, brevissimo e scorrevolissimo chiamato “A cosa serve la politica?“, che trovai per caso in qualche vecchio scatolone. Fu per me un incontro dirimente, che ricordo, senza esagerazione alcuna, come uno degli eventi che contribuirono certamente a rendermi la persona che sono oggi.
Attraverso le sue parole diedi una sbirciata al mondo come non avevo mai fatto, relegato come ero, purtroppo, in un ambiente scolastico inadeguato. Cambiai prospettiva su molte cose, o meglio, mi resi conto che sbagliavo metodo nel farmi le mie prospettive, le mie opinioni. Ciò mi spinse a crescere, a studiare, a riconoscere il valore del metodo scientifico. In una parola, mi spinse a non accontentarmi di rimanere sempre sulla superficie.
Elen sila lumenn omentielvo, maestro, e grazie!
Giosuè Scarpitti Di Girolamo
La prima volta che ho “incontrato” nella mia vita Piero Angela avevo 13/14 anni. Un parente mi regalò un suo libro che si intitolava “Viaggio nel mondo del paranormale”.
Ecco, se si dovesse fare il solito giochino dei libri che ti hanno cambiato la vita, intellettualmente parlando, sicuramente metterei questo tra i libri che hanno cambiato la mia.
All’epoca non si parlava molto di novax, di terrapiattisti, di Big Pharma, di false flag, di deep state e di altre amenità del genere (almeno nei termini con cui lo si fa oggi). Le bufale più diffuse erano relative agli UFO e al mondo del paranormale. In fondo era per questo che era nato il CICAP nel 1989, per smontare e spiegare i fenomeni legati al paranormale (poi pur mantenendo lo stesso acronimo il termine “paranormale” fu sostituito da “pseudoscienze”).
Il libro, che divorai in un paio di giorni, affrontava a uno a uno i temi in cui i ciarlatani erano più attivi: rabdomanzia, chiaroveggenza, telepatia, spiritismo, segni premonitori, psicocinesi, astrologia e simili. Per ogni tema una o più storie seguite da semplici spiegazioni che “illuminavano” ciò che a prima vista sembrava misterioso e inspiegabile.
Il libro è ancora attualissimo anche se le bufale con cui ci confrontiamo maggiormente oggi sono diverse. Infatti i meccanismi sottostanti sono sempre gli stessi: le truffe, le imprecisioni della stampa sempre in cerca di notizie scioccanti, la mancanza di controlli, alcuni “trucchetti” statistici, la voglia di credere che annulla l’incredulità. Aggiungerei, forse la cosa più importante di tutte, una società che, a dispetto della tecnica sempre più raffinata che utilizza, non ha ancora gli anticorpi necessari per difendersi da questi fenomeni.
Oltre a ringraziare Piero Angela per quello che mi ha dato, mi permetto di dare un piccolo suggerimento per onorare la sua memoria: se gli insegnanti delle scuole dell’obbligo mettessero questo libro tra le letture estive dei loro alunni, sicuramente darebbero un contributo per formare dei cittadini migliori. È un libro completamente apolitico e sono certo che nessuno potrà protestare strumentalmente.
Grazie Piero!
Elio Truzzolillo
Sono nato e cresciuto con SuperQuark. Ogni volta che Piero Angela introduceva un servizio mi trasmetteva quella curiosità della scoperta, quella voglia di esplorare, conoscere il mondo che ci circonda che non veniva poi mai disattesa dalla qualità dei servizi.
Da quando ero bambino fino a pochissimi giorni fa, l’immancabile appuntamento con la tua voce è stato motivo di conforto e di speranza. Di conforto perché saperti lì in prima linea nel difficilissimo compito della divulgazione scientifica era quanto di meglio ci potesse capitare. Al tempo stesso quella tua capacità di rendere delle pillole di scienza accessibili a tutti gli italiani e il tuo amore per il metodo scientifico sono stati, insieme a tuo figlio Alberto, a cui va la nostra immessa vicinanza, il tuo più grande dono a tutti gli italiani. Da qui la speranza che nel nostro piccolo possiamo fare tesoro immenso di quanto ci hai lasciato e perseguire sempre la ricerca della verità con metodo e mai con approssimazione.
Singolare come nello stesso tristissimo giorno della tua scomparsa, si apprenda la bella notizia della buon riuscita dei test per la missione Artemis 1 che riporterà l’uomo sulla luna. Ricordo il tuo emozionato ed emozionante racconto dell’allunaggio. Ora vedremo questo nuovo grande passo per l’umanità senza il tuo racconto ma pensando inevitabilmente a te.
Grazie Piero di aver reso il mondo un posto migliore e di ricordarci come questo compito spetti oggi ancor di più, nel nostro piccolissimo, ad ognuno di noi.
Umberto Di Francia
Infine, non possiamo che ringraziarti e ricordarti con questo ultimo tuo bellissimo messaggio a tutti noi:
“Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio
Piero Angela”