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Chi è Volodymyr Zelensky: presidente dal palco scenico alla realtà

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Spesso le biografie dei leader dei vari Paesi sono strettamente legate alla politica: molti sono laureati in Giurisprudenza, molti in Economia o in altre scienze sociali. Alcune celebri eccezioni sono personaggi come Angela Merkel, la quale dopo la laurea in Fisica conseguì un dottorato di ricerca in Chimica quantistica, ma poche storie sono curiose tanto quanto quella di Zelensky, attore e presidente ucraino ormai da maggio del 2019.

Zelensky è il protagonista della serie “Servo del Popolo” (trasmessa dalle tv ucraine fra il 2015 ed il 2019), nella quale interpreta il ruolo di un professore stufo della corruzione che diventa proprio Presidente della Repubblica. Mi piace paragonare la serie tv “Servo del Popolo” ad un’opera di Aristofane: egli riteneva che la commedia, oltre all’obiettivo di suscitare risate nel pubblico, avesse quello di denunciare problemi che erano effettivamente presenti nella realtà quotidiana. La serie TV che hanno lanciato il presidente Zelensky ed il suo movimento politico (che prenderà il nome della stessa) è una serie comica, che tuttavia porta sotto gli occhi dei telespettatori reali disagi che affliggono l’Ucraina.

Atto I

Volodymyr Zelensky nasce a Kryvyy Rih, in Ucraina meridionale nel 1978, da genitori di origine ebraica. Vive per 4 anni nella città di Erdenet ma poi la famiglia ritorna a Kryvyy Rih, dove il giovane conclude gli studi laureandosi in Giurisprudenza nel 2000. Nonostante il percorso di studi, Zelensky decide di intraprendere la strada della recitazione: il suo gruppo teatrale chiamato Kvartal 95 partecipa a diversi show televisivi fino al 2003, quando inizia a produrne di propri per i canali della TV ucraina 1+1 (dal 2003 al 2005) e Inter (dal 2005 in poi). in seguito Zelensky parteciperà a numerosi film e serie TV.

Atto II

Il movimento “Servo del Popolo” viene fondato da Zelensky nel 2018 (appena un anno prima dell’elezione a presidente dell’attore) ed il suo programma politico ricalca, almeno per quanto concerne i suoi principi cardine, quello del partito nell’omonima serie televisiva: lotta alla corruzione e modernizzazione del Paese, rendendo di fatto il movimento a tutti gli effetti una forza anti-sistema. Tuttavia Zelensky non è il populista ciarlatano qualunque che promette una nuova Belle Epoquè ai cittadini ucraini, anzi: il suo piano è quello di rafforzare i rapporti dell’Ucraina con UE e Nato e di far in modo di attrarre più investimenti esteri nel Paese. È sulla base di tali premesse che l’ormai Presidente assicura agli ucraini un aumento dei salari generale, dovuto all’impatto positivo sulla crescita delle politiche presentate nel suo manifesto elettorale

Atto III

Nel 2019 Servo del Popolo vince con il 31% le elezioni in Ucraina, superando i suoi due maggiori avversari: l’ex presidente Porosenko e l’ex Primo Ministro Yulia Tymoshenko, entrambi ormai veterani della politica nazionale ucraina. A luglio ottiene una maggioranza assoluta con circa il 70% dei voti nel Parlamento, una maggioranza mai raggiunta nella storia del Paese, riuscendo così a scegliere sia il Primo Ministro che il Presidente della Repubblica. Tutto sembra volgere al meglio per Zelensky e i suoi elettori, purtroppo essi ancora non immaginavano la reazione di Putin alla detronizzare del suo fantoccio Poroshenko, il quale teneva a debita distanza l’Ucraina dall’area di influenza euro-occidentale. Gli eventi a cui stiamo assistendo oggi possono essere interpretati come il frutto della paura del Presidente Putin di avere un ulteriore stato confinante con la Russia sotto l’egida protettiva della NATO e dell’UE.

Epilogo

Le immagini che invadono le nostre menti in questi giorni ci sembrano surreali: attorno al Presidente Zelensky si è unita tutta la politica ucraina, compresi i suoi ex avversari politici sopracitati.

Spogliatosi della giacca e della cravatta da presidente, Zelensky è pronto a vestire i panni ed il ruolo del combattente in tenuta militare. Il Presidente ha deliberatamente rifiutato la possibilità offertagli dagli USA di lasciare il Paese che si è assunto la responsabilità di guidare, onere che è disposto a rispettare combattendo strenuamente, fino alla fine, al fianco del suo popolo.

Sono di poche ore fa le notizie di equipaggiamenti bellici inviati dalla Francia e dalla Repubblica Ceca a supporto dell’Ucraina. La NATO sta provvedendo a schierare le proprie forze negli stati limitrofi all’Ucraina nonché a rifornire militarmente l’esercito della nazione invasa.

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