Governo Renzi, settimana concitata per l’esecutivo sia sul piano nazionale che su quello europeo. La notte del 20 Gennaio il Consiglio dei Ministri ha dato il via ai primi undici decreti attuativi della Riforma Madia. Tra le diverse misure a suscitare più clamore è sicuramente la notevole stangata ai c.d. “furbetti del cartellino”. Chi sarà colto in flagrante nel falsificare la propria presenza in servizio sarà sospeso entro quarantotto ore e il procedimento per il licenziamento dovrà concludersi in meno di un mese. A ciò si aggiunge l’obbligo di dover pagare fino a sei mesi di stipendio come risarcimento per il danno d’immagine cagionato alla Pubblica Amministrazione. Altrettanto importanti le misure adottate nei confronti delle partecipate: Stop ai C.d.a. con più di cinque membri e caccia alle partecipate sotto il milione di fatturato, si stima che l’insieme del pacchetto di norme in materia porterà alla chiusura di oltre duemila partecipate inutili. A ciò si aggiunge l’accorpamento della Guardia forestale all’Arma dei Carabinieri e l’addio ai mille numeri per le emergenze con l’adozione del 112 come unico numero. Infine, importanti passi avanti anche per il processo di digitalizzazione e di trasparenza: via al c.d. “Freedom of information Act”, sarà ora possibile accedere agli archivi pubblici senza obbligo di motivazioni, inoltre le imprese sanitarie e le amministrazioni dovranno ora riportare online rispettivamente i tempi medi di accesso alle prestazioni ed il loro stato di indebitamento. Ma bastano dei provvedimenti legislativi a riformare la PA? Sul Corriere l’opinione di Sabino Cassese.
Contestualmente, mentre il legislatore sta tentando di dare la sua forma finale al “ddl Cirinnà”, l’armata Brancaleone dei no-gender si prepara a marciare in sua opposizione nelle principali piazze italiane. Non sia mai che si riesca a colmare quelle mancanze in materia di unioni civili che ci rendono ormai da troppo tempo gli zimbelli del mondo occidentale. Ciò che sicuramente ha suscitato più clamore (e disgusto) è la decisione della Giunta regionale Lombarda di promuovere il Family Day utilizzando le luci del Pirellone. Si tratta di un atto a dir poco singolare ed indecente. Uno schiaffo nei confronti di tutti quei cittadini e contribuenti lombardi che non si sentono rappresentati per nulla dai movimenti catto-omofobi ma che, anzi, con loro non vogliono averci nulla a che fare. A proposito del decreto Cirinnà, suggeriamo l’articolo di Luca De Vecchi che esula dalle polemiche della settimana e analizza la questione più nel dettaglio.
Non è un momento facile per le banche italiane. Infatti, i problemi relativi ai crediti in sofferenza, a lungo ignorati dalla stampa italiana, cominciano a venire a galla. L’intero settore, in testa Monte dei Paschi e Carige, è in continuo calo in borsa e potrebbe diventare il tema dominante delle prossime settimane. Gli articoli di Seminerio e Patti si concentrano sull’attacco speculativo al settore bancario, definito proprio da Seminerio l’anello debole della catena, mentre Cancellato si occupa delle ripercussioni che tale scenario potrà avere sulla politica, menzionando un rischio commissariamento come quello del 2011.
Tanti altri sono gli articoli interessanti, da Capone che analizza le statistiche Oxfam presentandole per quello che sono (un approccio ideologico con l’intento mistificatorio al tema della disuguaglianza) al sempre caldo argomento immigrazione con l’intervista di Mascheroni a Sartori. Questo e altro nella nostra rassegna stampa settimanale. That’s the press, baby!
“Un capitalismo senza bancarotta è come un cristianesimo senza inferno”.
Frank Borman
I Problemi del settore bancario
Sofferenze e fragilità di Federico Fubini – Il Corriere della Sera
Ieri il debito, oggi le sofferenze: attento Renzi, rischi un nuovo 2011 di Francesco Cancellato – Linkiesta
Chi complotta veramente contro le banche italiane di Mario Seminerio – Econopoly – Phastidio.net
Chi ha incantrasto Monte dei Paschi di Fabrizio Patti – Linkiesta
Altro sull’economia
Viva, viva, viva i 62 paperoni messi all’indice da Oxfam (col trucco) di Luciano Capone – Il Foglio
La minicrescita e l’ottimismo (esagerato) di Juncker di Alberto Quadrio Curzio – Il Sole 24 Ore
Se la multinazionale siamo noi di Giacomo Lev Mannheimer – Leoni Blog
Politica italiana
I compiti di Bruxelles e i nostri di Alberto Alesina – Il Corriere della Sera
Solo dei fascisti possono vietare i gadget fascisti di Piero Ostellino – Il Giornale
L’inferno delle convivenze di fatto: il vero attacco della Cirinnà al matrimonio di Luca De Vecchi – gli Stati Generali
I burocrati e il passo che manca di Sabino Cassese – Il Corriere della Sera
Immigrazione
L’immigrazione e il brusco risveglio di Luca Ricolfi – Il Sole 24 Ore
“Siamo al disastro perché ci siamo illusi di integrare l’Islam” di Luigi Mascheroni – Il Giornale
Medio oriente
Iran: finite le sanzioni, i dubbi restano di Stefano Magni – Strade
Altro
Quello liberale è prima di tutto un vuoto di creatività di Simona Bonfante – Strade
Il peggio della settimana
Angela Merkel: il simbolo di tutto ciò che è sbagliato – Termometro Politico