Perché ci odiano al punto da uccidersi pur di ucciderci?
Se lo sono chiesti in tanti. Ce lo siamo chiesti tutti. Non possiamo farne a meno: il dubbio è un nostro necessario compagno di viaggio, ma dobbiamo darci una risposta.
Oggi, con più calma, è più facile forse comprendere perché.
Loro ci odiano perché non crediamo nel loro dio o non crediamo in un dio affatto. Ci odiano perché leggiamo la Bibbia o la Torah o Il Signore degli Anelli o altri libri sacri, perché preghiamo Gesù, Geova, Vishnu, la Scienza, il Libero Arbitrio, il Denaro, gli Alieni o George Clooney. Ci odiano per come ci vestiamo, per come ci pettiniamo, per come parlaiamo, per quel che studiamo e per come viviamo. Ci odiano perché ci è permesso vestirci come vogliamo, pettinarci come vogliamo, parlare come vogliamo, studiare quel che vogliamo, vivere come vogliamo. Ci odiano per quello che mangiamo e per quello che non mangiamo. Ci odiano per quello che beviamo e per quello che non beviamo. Ci odiano per quello che fumiamo o ci caliamo il sabato sera. Ci odiano perché guardiamo i siti porno e, che la vostra religione lo voglia o no, perché facciamo sesso prima del matrimonio, non solo per procreare e magari anche fra individui dello stesso sesso. Ci odiano perché leggiamo libri, ascoltiamo musica, guardiamo quadri, film e serie tv scritti, composti o pensati da infedeli, tali perché fanno tutte – o quasi – le cose sopraccitate.
Sarebbe un goal a porta vuota poi se entrassi nel merito dell’odio nei confronti della donna e del suo ruolo nelle società aperte.
Insomma, ci odiano perché siamo Liberi di essere Liberi e diversi fra noi. Ci odiano perché non hanno ancora conosciuto Libertà e Laicità, separazione delle convinzioni personali da quelle collettive. Quello che chiameremmo – pur con tutti i suoi difetti – il pensiero occidentale illuminista.
Perché non ci siano fraintendimenti, ricordatevi che nessuna delle cose che ho elencato è sbagliata, è un problema, è una colpa. Colpa è – come invece fin troppe persone fanno – pensare che la nostra civiltà, il nostro modo di intendere le cose sia sbagliato, corrotto, orribile, ingiusto. E lo pensano al punto di creder di esser noi gli oppressi e i terroristi i liberatori.
Ugualmente, do per scontato che – non fosse altro che per la legge dei grandi numeri e per il numero di morti per mano terrorista fra i musulmani- non tutti i musulmani sian terroristi, non tutti i musulmani vogliano uccidervi mentre siete ad un concerto degli Eagle of Death Metal, non tutti i musulmani vogliano decapitarvi.
Ora andate e parlate di unità e forza, orgogliosi di essere liberi, pronti a difendere quella Libertà.
5 comments
Scusami ma mi pare una spiegazione semplicistica. I foreign fighters hanno a disposizione tutto questo che dici, essendo nati o vissuti in Europa ma lo rifiutano. E come rifiutare pasti gratis, eppure … Le spiegazioni sono più complesse.
E’ vero, i foreign fighters hanno a disposizione tutto questo, eppure vivono tutto questo come una colpa della nostra civilità (anche loro sanno che “there is no such thing as a free lunch”), e quel senso di colpa li porta ad accarezzare o abbracciare le più differenti idee di critica del nostro sistema aperto, imperfetto – ma libero -: dal fondamentalismo religioso all’estremismo politico.
Le cause di una guerra sembrano sempre tante, diverse, complesse, ma non sono forse, in ultima istanza, sempre riconducibili ad una totale assenza di attaccamento alla propria ed altrui Libertà?
Non posso crederci di aver perso 3 minuti per leggere questo articolo.
Quali sono, quindi, le soluzioni complesse?
Mi chiede qualcosa che è sicuramente difficile affrontare in una risposta del blog, e sopratutto qualcosa per cui forse non ho neppure la preparazione strategico-tattica adatta a risponderle.
L’opzione di una nuova alleanza USA-UE-Russia, più eventuali fazioni/paesi arabi e mediorientali, è senz’altro quella probabilmente più valida. Come tuttavia alcuni commentatori – ben più seri di me – han fatto notare in questi giorni, oltre ai costi che una simile coalizione potrebbe presentarci, dobbiamo esser certi, prima di qualsiasi azione, di avere un’idea e un obiettivo di lungo periodo da raggiungere.
Credo che chiunque convenga sul fatto che un’occupazione militare, a tempo indeterminato, atta solo all’eliminazione del maggior numero di terroristi possibile, sia improbabile e perfino dannosa, né capace di eliminare il rischio attentati.